20 Aprile 2024 11:45

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20 Aprile 2024 11:45

Sanremo 2019, prima serata: Musica, gag e ospiti. Gaffe di Virginia Raffaele sui Casamonica, polemiche per il monologo “anti-razzista” di Bisio/ Ecco come è andata

In breve: Immancabili alcune gaffe, come Bisio che saluta con la mano Andrea Bocelli o la Raffaele che scherza affermando "Salutiamo i Casamonica".

L’immagine di Patty Pravo bloccata sul palco dell’Ariston, quest’anno anche più grande del solito, nel più totale silenzio, non svanirà facilmente dalla mente degli italiani.

Problemi tecnici a parte, la prima (lunga) serata del Festival di Sanremo 2019 è trascorsa tutto sommato piacevolmente grazie alle gag di Claudio Bisio e Virginia Raffaele (con l’aggiunta di Pierfrancesco Favino e di Claudio Santamaria) i quali, come previsto, hanno portato una ventata d’aria fresca al Festival e alla “compostezza” di Claudio Baglioni. 

Immancabili alcune gaffe, come Bisio che saluta con la mano Andrea Bocelli o la Raffaele che scherza affermando Salutiamo i Casamonica”.

In ogni caso, come da programma, tutti i 24 artisti in gara si sono esibiti, ed è stata ufficialmente inaugurata la 69ª edizione della kermesse.

Ecco com’è andata.

Sanremo 2019: la cronaca della prima serata

Ad aprire la serata sono i conduttori Claudio Baglioni, Virginia Raffaele e Claudio Bisio, sulle note di “Via”, mentre un nutrito corpo di ballo si prende la scena sul palco. Il teatro, quest’anno, pare ancora più grande del solito, grazie alla scenografia completamente rivisitata, che però, forse, penalizza l’orchestra, posizionata nella parte retrostante.

“Questo è il festival dell’armonia – afferma Baglioni in apertura – il principio fondamentale della musica. Armonia non è una condizione di partenza, ma un arrivo, un percorso e un traguardo”.

Si inizia subito, dato che 24 artisti sono molti e l’obiettivo è finire prima dell’una e mezza, e il primo ad esibirsi è Francesco Renga con “Aspetto che torni”, alla sua ottava partecipazione, seguito da Nek con “Mi farò trovare pronto”, alla sua quarta partecipazione, e il “debutto” sanremese dei “The Zen Circus”, con “L’amore è una dittatura”. Le proteste del pubblico si fanno subito sentire, a causa dei problemi di audio.

Dopo la vittoria di Sanremo 2015 ecco Il Volo con “Musica che resta”, acclamato dal pubblico fuori e dentro l’Ariston, seguito da Loredana Bertè, con “Cosa ti aspetti da me”.

Sanremo 2019: Andrea e Matteo Bocelli

È il momento dell’attesa esibizione di Andrea Bocelli, immerso in tiepide luci blu, come sempre emozionante. Dopo il duetto con Claudio Baglioni, Andrea cede il “chiodo” porta fortuna al figlio Matteo, segnando il passaggio di testimone. Il loro duetto rivela le grandi potenzialità dell’erede, che, sebbene emozionato, ha incantato l’Ariston con la sua voce fresca e una presenza scenica che non è passata inosservata al pubblico.

Il monologo di Bisio ritorna sulla polemica che ha investito Claudio Baglioni nelle scorse settimane, a causa delle dichiarazioni sui migranti, giocando sui doppi i sensi delle sue canzoni. Un modo per sdrammatizzare su un tema delicato, ma anche, forse, per difendere una volta per tutte il direttore artistico.

Si ricomincia con “Argentovivo” di Daniele Silvestri. A seguire il monologo di Bisio. Il comico ironizza sul caso Baglionimigranti. “Vi stupite che faccia politica? Ma lui è un sovversivo da sempre, un anarchico. Presente per esempio ‘Passerotto non andare via’. E’ un invito ai migranti a restare, è stato lui a fargli venire l’idea. E l’ha detto trent’anni fa. E’ lui che li ha sobbillati, loro non ci pensavano nemmeno stavano belli lì paciarotti, con il pentolone, a cantare hakuna matata”. Il riferimento ad ” hakuna matata ha sollevato non poche polemiche. In tanti, sui social, l’hanno ritenuta una battuta inopportuna, fuori luogo. Inetivabile il commento del Ministro Salvini, per bocca del suo spin doctor, Luca Morisi:“Il monologo ‘anti-razzista’ di Bisio a #Sanremo2019: ecco come immagina lui gli africani, ‘col pentolone a cantare Hakuna Matata’. Per fortuna che era anti-razzista..”. Le polemiche, a Sanremo, non mancano mai.

Temrinato il monologo di Bisio, il Festival riparte con Federica Carta & Shade con “Senza farlo apposta”. È poi il turno di Ultimo, vincitore della categoria “Giovani” dello scorso anno, con “I tuoi particolari”.

Pierfrancesco Favino ospite di Sanremo 2019

Attesissimo il ritorno di Pierfrancesco Favino, dopo la conduzione dello scorso anno. Il duo comico Favino-Raffaele è esilarante, sembrano fatti l’uno per l’altra.

Riprendono poi i cantanti con Paola Turci, che si esibisce con “L’ultimo ostacolo”, il cantautore Motta, con “Dov’è l’Italia” e Boomdabash, con “Per un milione”.

Dopo una breve gag dei conduttori, che giocano sulla loro presunta somiglianza con la famiglia Addams, si ricomincia con le esibizioni.

Sanremo 2019: problemi tecnici, Patty Pravo sul palco senza musica

Un problema tecnico fa attendere l’esibizione di Patty Pravo e Briga, tra l’imbarazzo generale. “Possiamo andare a fare una passeggiata” commenta la Pravo.  A sdrammatizzare, dopo l’esibizione, è la Raffaele che imita la storica cantante con classe, strappando risate a tutti.

Simone Cristicchi, che canta “Abbi cura di me”, ristabilisce la consona atmosfera al Festival.

Standing ovation del pubblico dell’Ariston per Fabrizio Frizzi, nel giorno del suo compleanno, durante il discorso di Baglioni per ricordarlo.

Giorgia ospite di Sanremo 2019

Altra grande ospite attesa, Giorgia, accolta con entusiasmo dal pubblico, che canta un medley di “Le Tasche piene di sassi”, “Una storia impronte”, “I Will always love you”, prima del duetto con Baglioni sulle note di “Come saprei”. Impeccabile, come sempre.

È il turno quindi di Achille Lauro con “Rolls Royce”, seguito da Arisa con “Mi sento bene” e dai Negrita con “I ragazzi stanno bene”.

Claudio Santamaria ospite a Sanremo 2019

A interrompere la carrellata di canzoni, questa volta è Claudio Santamaria che, dopo una gag con gli altri due “Claudio” del festival, si presta per un numero musicale sulle note della “Vecchia fattoria”, trasformatasi poi in una “Vegan fattoria”.

Seguono Einar con “Parole Nuove”, Ex-Otago con “Solo una canzone”, Anna Tatangelo con “Le nostre anime di notte”, Irama con “La ragazza con il cuore di latta”.

Penultimo il livornese Enrico Nigiotti con “Nonno Hollywood” e, infine, Mahmood con “Soldi”.

Come previsto, la serata si chiude all’una e un quarto, lasciando spazio alle tradizionali “polemiche” e i commenti post serata.

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