2 Maggio 2024 17:42

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2 Maggio 2024 17:42

ELEZIONI A DOLCEDO – I PUNTI PROGRAMMATICI DEL CANDIDATO SINDACO GIOVANNI DANIO (CAMBIAMO DOLCEDO)

In breve: Agricoltura e turismo alla base del rilancio del piccolo comune della Val Prino.
Giovanni Danio
Giovanni Danio

Dolcedo – Si scaldano i motori anche a Dolcedo in vista del 25 maggio, giorno in cui centinaia di dolcedesi, saranno chiamati a rinnovare l’amministrazione comunale e a scegliere il futuro sindaco. Ecco alcuni dei punti programmatici del candidato sindaco Giovanni Danio, della lista civica “CambiAmo Dolcedo”.

“Il nostro Programma Amministrativo parte sicuramente dal miglioramento dei servizi essenziali per le famiglie e per le imprese che operano sul territorio e creano lavoro. Puntiamo su una maggiore qualità dei servizi che possano diventare eccellenze per una Comunità come la nostra (Scuola, illuminazione e viabilità, ristrutturazione acquedotto, fognatura, estensione rete gas, riqualificazione centri storici, …). Per fare questo ci attiveremo fin da subito per richiedere  finanziamenti in grado di sostenere le nostre idee e realizzare i progetti di cui Dolcedo ha urgenza. Vorrei di seguito sintetizzare alcuni dei punti del programma con particolare riferimento ai temi dell’agricoltura e del turismo. Vorrei soprattutto descrivere come intendiamo affrontarli attraverso proposte che si possano tradurre in atti concreti.

AGRICOLTURA

È un campo che conosco bene in quanto opero nel settore agricolo da decenni e sono membro del Direttivo Provinciale e Regionale della Confederazione Italiana Agricoltori. Il settore è trainante per l’economia di Dolcedo e lo sosterremo con tutte le risorse a disposizione. Attiveremo progetti per gli interventi legati al recupero e allo sviluppo delle aree rurali. In particolare per il recupero produttivo delle aree boschive e della viabilità forestale; per il ripristino strade di accesso alle zone agricole, per il miglioramento e l’ampliamento di impianti irrigui e potabili al servizio delle aree agricole; per il ripristino dei muretti a secco; per incentivi alle attività turistiche come centri d’informazione e aree attrezzate; per i servizi alla popolazione rurale, per l’accesso ai borghi e per il miglioramento dell’arredo urbano nei borghi rurali. Le risorse vanno cercate, si tratta di riuscire ad attingere ai finanziamenti pubblici attraverso una progettualità di dettaglio relativa ai vari obiettivi.

2) Per far questo faremo riferimento anche allo strumento del Piano di Sviluppo Rurale che arriva a finanziare gli interventi in alcuni casi fino al 90% dell’importo dei lavori. Si tratta di misure di interventi previste nei Regolamenti della Comunità Europea e finalizzati al recupero ed al sostegno delle aree rurali. Su questi temi con la Squadra che mi sostiene ci siamo già attivati da tempo e abbiamo già iniziato una serie di contatti informativi con gli Enti pubblici preposti per arrivare preparati qualora fossimo chiamati ad amministrare il Comune.

Ho già preso parte ad una felice esperienza che porto ad esempio in quanto siamo riusciti a tradurre le idee in fatti concreti utili all’economia locale. Come membro del CdA del Frantoio sociale Dol.Va.Pre, (storica struttura cooperativistica della trasformazione olearia al servizio delle aziende olivicole di Dolcedo e degli altri centri della Val Prino) siamo riusciti, con la collaborazione e l’aiuto di alcuni imprenditori agricoli attenti alle esigenze dell’olivicoltura e dell’entroterra, a costituire una nuova compagine sociale che ha preso in gestione il vecchio Frantoio sociale.

Dopo i primi due anni di nuovo corso i risultati sono più che incoraggianti; sono cresciuti gli utenti e raddoppiati i quantitativi di prodotto trasformato e, soprattutto, sono stati avviati nuovi servizi commerciali, come il ritiro delle olive per la salamoia, in grado di soddisfare in termini concreti le  esigenze economiche degli olivicoltori. Il Frantoio sociale è tornato ad essere una struttura in mano alla produzione olivicola, una struttura che guarda con particolare attenzione alla tutela degli interessi della categoria, nella consapevolezza che dalla valorizzazione dell’olivicoltura e dell’agroalimentare passa la difesa del territorio, il recupero della propria identità culturale e, conseguentemente, la crescita del movimento turistico verso Dolcedo, che è un centro dell’entroterra le cui potenzialità, in tal senso, sono state solo in minima parte comprese e sfruttate.

Le azioni amministrative devono quindi passare attraverso atti concreti; le parole fini a se stesse le lascio ad altri. Ricordo che solo attraverso politiche di sostegno all’economia agricola si creano le condizioni per un “turismo verde” che va incentivato in ogni sua forma unitamente al sostegno concreto alle manifestazioni sportive praticabili sul territorio.

TURISMO

La Domanda turistica a Dolcedo non manca. È necessario quindi lavorare per migliorare l’Offerta portandola sugli standard europei richiesti oggi da chi viene ospite in Val Prino. L’offerta turistica unita ad un’adeguata accoglienza sul nostro territorio passano necessariamente attraverso un sistema agricolo in grado di offrire paesaggi recuperati, sentieri e percorsi ripristinati e la valorizzazione e la divulgazione dei prodotti agricoli locali. Di qui l’idea di creare un info-point turistico a Dolcedo che possa diventare il riferimento di tutta la Val Prino. Tra le nostre proposte in merito vi è inoltre:

– la creazione di manifestazioni ed eventi fieristici per la promozione dei prodotti locali, finalizzate a dare maggiore impulso all’economia dei produttori Dolcedesi e ad attrarre turisti e visitatori (es. “Frantoi aperti”, “EXPO Valle Prino”, “mercatini dell’antiquariato”…);

– creazione di eventi culturali (esposizioni, mostre, concerti,conferenze …);

– sostegno agli eventi sportivi esistenti e promozione di nuovi;

– massima sinergia con le associazioni locali che lavorano alla realizzazione di eventi aggregativi.

“Un elemento fondamentale delle nostre proposte è l’attivazione di un canale diretto di ascolto per tutti i concittadini che vorranno partecipare alle scelte amministrative con idee e proposte utili al bene comune e all’interesse generale, in controtendenza con quanto avvenuto in passato. Sono convinto che il rilancio di Dolcedo passi attraverso una “rivoluzione dolce” mediante una partecipazione dal basso. Sono nato e cresciuto a Dolcedo, dove vivo con la mia famiglia e lavoro. Ho preso la decisione di candidarmi perché ho raccolto l’invito di moltissimi miei concittadini, tra cui amici di infanzia e di Famiglia, che in questi mesi mi hanno incoraggiato chiedendomi di rappresentarli e di rappresentare un’alternativa lontana sia dalle vecchie logiche clientelari sia da ideologie utopistiche su posizioni estreme. Ho formato una Squadra con persone motivate e preparate in vari ambiti, alcuni con esperienze e competenze specifiche per affrontare i gravi problemi irrisolti che pesano sulla Comunità di Dolcedo. Spero di essere interprete della voglia di cambiamento che i molti Dolcedesi mi chiedono e spero di poter contare su quanti vorranno unirsi a noi, perché solo tutti insieme possiamo pensare di scrivere un futuro per Dolcedo”.

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