28 Aprile 2024 16:37

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28 Aprile 2024 16:37

ARRESTO SCAJOLA. IL COMMENTO DI ROBERTO SAVIANO: “IL COINVOLGIMENTO DI SCAJOLA PARTE DA LONTANO”

In breve: L'arresto di Scajola è maturato proprio nell’ambito delle indagini sui fondi neri della Lega Nord, di cui è figura chiave il faccendiere Bruno Mafrici

SAVIANO.jpgImperia – L’arresto di Claudio Scajola, ex ministro, accusato di aver aiutato il latitante Matacena, sta facendo parlare tutti. Commenti e pareri arrivano da ogni personalità importante per il nostro paese. Una di queste voci è quella del giornalista e scrittore Roberto Saviano che con un post su Facebook ha comunicato la sua idea a riguardo:

Claudio Scajola arrestato dalla Dia di Reggio Calabria all’esito di un’indagine coordinata dal Procuratore della Repubblica Federico Cafiero De Raho.
Scajola, secondo l’accusa, avrebbe aiutato l’ex parlamentare di Forza Italia Amedeo Matacena a sottrarsi alla cattura perché “amico di famiglia”. Matacena è stato arrestato a Dubai lo scorso agosto. Era latitante da giugno, quando era diventata definitiva la sentenza di condanna a 5 anni e 4 mesi per concorso esterno in associazione mafiosa. Secondo i giudici Matacena ha favorito la cosca ‘ndranghetista Rosmini.
Il coinvolgimento di Scajola parte da lontano. Da quando parlare di mafia al Nord significava diffamare il Nord, dalle raccolte firme contro chi osa affermare che la Lega Nord interloquisce con la ’ndrangheta. Poi l’arresto di Francesco Belsito, ex tesoriere della Lega che, secondo l’accusa, avrebbe riciclato denaro per conto della cosca De Stefano, gli “Arcoti” di Reggio Calabria, una delle ’ndrine più potenti.

L’arresto di Scajola è maturato proprio nell’ambito delle indagini sui fondi neri della Lega Nord, di cui è figura chiave il faccendiere Bruno Mafrici, che per gli investigatori è persona vicina ai De Stefano e nel cui studio avvenivano le riunioni organizzate da Belsito. Belsito, inoltre, secondo una nota della Dia di Reggio Calabria, ha procurato a Mafrici un badge per l’ingresso alla Camera dei Deputati.
È attraverso intercettazioni che gli inquirenti hanno ricostruito i rapporti tra Scajola e la moglie di Matacena. La sentenza per Matacena era ormai definitiva: nessun tribunale più cui appellarsi, ma la donna, con l’aiuto di Scajola, avrebbe voluto far fuggire suo marito in Libano.

Berlusconi, appresa la notizia, si dice addolorato. Chi diffama il paese? Chi racconta tutto questo? O chi ha compromesso forse per sempre la nostra democrazia?

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