24 Aprile 2024 15:11

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24 Aprile 2024 15:11

Imperia: “non una di meno”, le attiviste scendono in piazza contro il congresso mondiale delle famiglie a Verona / ecco perché

In breve: Questa volta, sempre con un volantinaggio in piazza San Giovanni a Oneglia, lo fanno per protestare contro il Congresso Mondiale delle Famiglie di Verona, evento definito "omofobo" voluto dal ministro Fontana e non solo.

Scendono di nuovo in piazza le attiviste del movimento “NUDM” Ponente Ligure. Questa volta, sempre con un volantinaggio in piazza San Giovanni a Oneglia, lo fanno per protestare contro il Congresso Mondiale delle Famiglie di Verona, evento definito “omofobo” voluto dal ministro Fontana e non solo.

“10 100 1000 tipi di famiglie – In morte della (vostra) famiglia  – [Per Verona città aperta]”

“La famiglia, cellula prima della società, continua ad essere terreno di oppressione/ghettizzazione della donna e anello chiave della marcia verso la conformazione ai modelli borghesi imperanti, quelli clerico-fascisti da un lato e quelli liberal-progressisti di finta emancipazione femminile.

Oggi la “sacra famiglia” è sia ultimo ammortizzatore sociale per uno Stato che ha dismesso il suo welfare demandandolo alla semplice solidarietà dei nuclei di base sia avanguardia reazionaria da cui far ripartire un modello capitalista di società escludente verso le “diversità” in funzione dell’accettazione di un’unica tipologia di legame matrimoniale (quello tra uomo e donna) il tutto rifacendosi a un presunto ideale di purezza (mai esistito, tra l’altro) smarrito nella “corsa alla multietnicità”. L’internazionale integralista cristiana di Verona, nel suo ribadire l’attacco al diritto (che pareva ormai acquisito una volta per tutte) all’aborto, la discriminante sulla libera scelta sessuale e nel piegare la visione femminile a puro mix utilitaristico fondato su custodia del focolare e macchina fordista di riproduzione, si rivela per quello che è: inquietante laboratorio social – eugenetico che pretenderebbe di essere esclusivo depositario della ricetta per la “famiglia ideale”, bianca, eterogenitoriale,cristiana e numerosa con intento di argine all’avanzamento del fantomatico piano di “sostituzione etnica” attraverso cui l’Europa verrebbe a breve a trovarsi stritolata dai fautori del “miscuglio razziale” e dalla “multinazionale gay”.
Contro i “dottor Mengele” riuniti a Verona, ribadiamo con fermezza il nostro NO che è un NO ALL’OMOFOBIA, ALLA MISOGINIA E AL RAZZISMO. Un No al LORO modello di famiglia che limita e non unisce, un NO al concetto di “Dio,Patria,Famiglia” sul quale il Novecento (e non solo) ha visto perpetrare fin troppi crimini. Un NO agli integralisti di ogni religione che vogliono indirizzare le politiche di uno Stato costituzionalmente laico. Il tutto in nome di un assordante SÌ ALLA FAMIGLIA ARCOBALENO E AL CAMMINO DI LOTTA ED EMANCIPAZIONE FEMMINILE.

Cari “amici” del Ku Klux Klan, ancora una volta, dovrete prima passare sui nostri corpi!”

NUDM Ponente Ligure

ECCO IL VOLANTINO DISTRIBUITO QUESTA MATTINA

“Verona ospiterà il “Congresso mondiale delle famiglie” WFC il 29, 30 e 31 marzo, evento che vedrà presenti capi di Stato, ministri, rappresentanti istituzionali, organizzazioni non governative, attivisti pro family e famiglie da tutto il mondo, e che, dietro l’obiettivo dichiarato di difendere la famiglia naturale e promuovere politiche family’ friendly, esprime in realtà un attacco molto forte ai diritti e a libertà di tutti e di tutte. Alla manifestazione saranno presenti Matteo Salvini, il ministro per la Famiglia e le Disabilità Lorenzo Fontana, il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti, il senatore della Lega Simone Pillon.

Un raduno di associazioni dove l’omosessualità è reato o viene perseguita, dove l’aborto è illegale o dove vengono sistematicamente presentati progetti di legge per renderlo tale. Con queste premesse possiamo già affermare che, considerate le associazioni coinvolte e le personalità invitate e le posizioni da essi pubblicamente espresse, ciò che andrà in scena nella città veneta sarà l’espressione di un progetto internazionale strutturato per limitare la libertà delle donne e per affermare che l’unica famiglia possibile è quella costituita da un uomo e da una donna, la “famiglia naturale”, stretta da un vincolo indissolubile; l’idea che il lavoro fuori casa delle donne, l’esistenza del divorzio e della possibilità di abortire siano le cause del declino demografico e altre assurdità senza fondamento scientifico.

– L’Università di Verona ha preso ufficialmente le distanze.

– Il “Congresso mondiale delle famiglie- aveva ottenuto inizialmente il patrocinio dalla “Presidenza del Consiglio dei Ministri

– Ministero per la Famiglia e le Disabilità”, che nei giorni scorsi è stato ritirato.
– La Chiesa ha preso distanze non è presente nessuna delle autorità ecclesiastiche cattoliche.
#NonUnaDiMeno scende di nuovo in piazza sarà presente alla tre giorni #VeranoaTrasfeminista e il 30 Marzo organizza un corteo che farà paura al Congresso”.

Tutt* a Verona.

#NUMD Genova sta organizzando un pullman Per informazioni: Pagina Facebook NUDM Genova

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