26 Aprile 2024 19:42

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26 Aprile 2024 19:42

LO SPAZIO VUOTO – IL DEBUTTO DE “LA PIRAMIDE”. LIVIA CARLI:”IL NOSTRO TEATRO DEVE ESSERE VIVO E ATTIVO PER IMPERIA”

In breve: "L'ampliamento dipende anche da un'esigenza oggettiva - spiegano Livia Carli e Gianni Oliveri - perchè ogni anno aumentano gli allievi ai corsi di recitazione"

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Imperia – Debutta questa sera all’interno de “Lo Spazio Vuoto”, “La Piramide” di Copi, uno spettacolo teatrale che verrà ospitato per la prima volta nella nuova sala del teatro: “L’ampliamento dipende anche da un’esigenza oggettiva – spiegano Livia Carli e Gianni Oliveri – perchè ogni anno aumentano gli allievi ai corsi di recitazione e avevamo bisogno di uno spazio più grande per ospitare tutti gli allievi e per realizzare meglio gli esercizi preparatori al teatro”.

Al di là di quello – prosegue Livia – c’era l’esigenza anche di avere una sala dove poter realizzare spettacoli a più attori perchè nella sala piccola abbiamo portato in scena soprattutto dei monologhi, al massimo spettacoli di poche persone. Qui potremo realizzare spettacoli a più attori come il nostro spettacolo di debutto che si terrà questa sera, sabato 10 e domenica 11 maggio, uno spettacolo con 7 persone in scena di cui due sono allievi del nostro corso. Ecco perchè abbiamo voluto ampliare lo Spazio Vuoto, per farlo diventare uno spazio attivo e vivo 24 ore su 24 tutto l’anno nella nostra città”.

La piéce che andrà in scena questi tre giorni “La Piramide” ( 9-10-11 maggio) è infatti reinterpretata dagli attori del “Teatro Lo Spazio Vuoto” (Livia Carli, Gianni Oliveri, Luca D’Addino, Vincenzo Russo, Federica Siri e, per la prima volta, da due allievi del Laboratorio di recitazione, Iole Dibernardo e Amedeo Casella), è la fantastica favola che irride alla smania di potere degli esseri umani, alla necessità di non svincolarsi da un comportamento etologico di supremazia del più forte, all’attuale impossibilità di affermare una precisa identità, al ‘brechtiano’ principio per il quale la fame e l’esigenza di sopravvivenza fanno di ciascuno di noi una belva assetata di sangue.
Un testo scritto in maniera assolutamente divertente e fantasiosa da un poeta omosessuale originario di Diano Marina (il cognome Damonte deriva dal bisnonno, nostro conterraneo), di nazionalità argentina con sangue Inca e vissuto per gran parte della sua vita in Francia quale esule politico.

Prezzo biglietti: 16 euro intero, 13 euro studenti e over 65 e 11 euro allievi Spazio Vuoto

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