20 Aprile 2024 08:15

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20 Aprile 2024 08:15

Processo Longarini: assolto l’ex Procuratore di Aosta, oggi giudice a Imperia/La sentenza

In breve: Longarini, oggi giudice civile presso il Tribunale di Imperia, era accusato di induzione indebita, rivelazione di segreto d’ufficio e favoreggiamento.

Assolto per insufficienza di prove e perché il fatto non sussiste. Così si è chiuso il processo che vedeva sul banco degli imputati il Magistrato Pasquale Longarini, ex Procuratore di Aosta, oggi giudice civile presso il Tribunale di Imperia,  accusato di induzione indebita, rivelazione di segreto d’ufficio e favoreggiamento.

Assolto l’ex Procuratore di Aosta Pasquale Longarini

Longarini, era a processo, con la formula del rito abbreviato, insieme a Gerardo Cuomo, titolare del Caseificio Valdostano, e Sergio Barathier, titolare dell’albergo Royal e Golf di Courmayeur, accusati solo di induzione indebita. Entrambi, così come il Magistrato, sono stati assolti.

Il Pm Giovanni Polizzi aveva chiesto tre anni di carcere per Longarini, due anni per Cuomo e due mesi per Barathier. 

Siamo felici – ha dichiarato Anna Chiusano, legale di Longarini – perché dopo anni di agonia è stato riabilitato il nome di Pasquale Longarini”. 

Le accuse

Secondo l’accusa Longarini avrebbe fornito informazioni a Gerardo Cuomo per risolvere problemi di tipo giudiziario o amministrativo in cambio di promesse di utilità (“forniture di prodotti caseari, quantomeno favori, se non delle vere e proprie remunerazioni, come nel caso del viaggio in Marocco”).

In particolare, secondo la tesi investigativa, Longarini avrebbe aiutato Cuomo, nell’aprile 2015, “ad eludere le investigazioni condotte dalla Dda di Torino” in un “procedimento penale” in “materia di criminalità organizzata” rivelandogli di essere sottoposto a intercettazioni telefoniche. Per questo motivo, l’imprenditore avrebbe interrotto le conversazioni con il boss Giuseppe Nirta, assassinato in Spagna nel giugno 2017.

A riguardo, Longarini è stato assolto dall’accusa di induzione indebita a dare o promettere utilità perché “le prove raccolte non sono sufficienti” e dalle accuse di favoreggiamento e rivelazione del segreto d’ufficio perché “il fatto non sussiste”.

Pasquale Longarini e il trasferimento a Imperia

Longarini era stato assegnato al Tribunale di Imperia dopo il reintegro disposto dal Consiglio Superiore della Magistratura che aveva accolto il ricorso presentato dallo stesso Longarini contro il provvedimento di sospensione. La legale di Longarini, Anna Chiusano, aveva dichiarato: “Non esistono sufficienti elementi tali da renderlo fuori ruolo fin tanto che non verrà celebrato il processo”.

Nel curriculum professionale di Longarini, che a Imperia svolge l’incarico di giudice civile, anche un caso giudiziario noto alle cronache nazionali, il delitto di Cogne. Fu proprio Longarini, infatti, insieme alla collega Stefania Cugge, ad occuparsi dell’omicidio del piccolo Samuele e a chiedere la condanna della madre, Anna Maria Franzoni.

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