23 Aprile 2024 18:15

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23 Aprile 2024 18:15

Pieve di Teco: “le storiche siepi del cimitero tagliate alla radice”. La denuncia del gruppo consiliare “Pieve Bene Comune”

In breve: Scoppia il caso a Pieve di Teco, la denuncia arriva dal gruppo consiliare "Pieve Bene Comune".

“Tutte le storiche siepi e alberi di bosso del Camposanto del capoluogo sono state tagliate alla radice”. Scoppia il caso a Pieve di Teco, la denuncia arriva dal gruppo consiliare “Pieve Bene Comune”.

Pieve di Teco: “storiche siepi del cimitero tagliate alla radice”. La denuncia del gruppo consiliare “Pieve Bene Comune”

“Tutti i Pievesi – si legge in una nota stampa – anche quelli più anziani, lo ricordano e lo hanno sempre visto con quelle siepi, con quel magnifico verde, ben 400 metri lineari, a formare i quattro campi di sepoltura, che ora non c’è più. I documenti ci dicono che queste piante, dalla resistenza secolare, erano state acquistate a Bossieta, frazione della vicina Ormea, e messe a dimora a fine ‘800.

Sono piante che andavano curate e potate con regolarità, se non altro per il rispetto al luogo sacro ma, a Pieve, erano un po’ trascurate. Il Sindaco è andato per le spicce, senza parlarne in Consiglio Comunale, ha letto la perizia di un agronomo e ha deciso di tagliarle. Noi sapevamo che un noto vivaista della zona, alcuni anni fa, dopo un sopralluogo ad hoc, aveva vivamente consigliato di potarle e trattarle con prodotti adeguati e ne aveva escluso in modo categorico il taglio.

Le foto allegate, scattate da un cittadino esterrefatto, il giorno in cui una parte delle siepi erano già state abbattute, dimostrano inequivocabilmente che la nostra non è una sterile polemica e che la siepe e tantomeno gli alberi, tutti di bosso, erano vivi e vegeti.

Da tempo auspichiamo confronto e dialogo in Consiglio, se del caso anche con spirito critico, per fare delle scelte consapevoli, per fare le scelte più giuste, per portare del bene al paese. Questo ci sembra il minimo che possiamo chiedere, ma purtroppo non dipende da noi, ed il Sindaco non fa altro che alimentare divisioni e lacerazioni nel paese”.

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