10 Maggio 2024 20:59

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10 Maggio 2024 20:59

Imperia, Rivieracqua nel caos: Scajola scrive ai Sindaci. “Piano concordatario illegittimo. Grave danno per Amat”

In breve: Il primo cittadino ha espresso forti perplessità in merito alle tempistiche e alla modalità di subentro di Rivieracqua in alcune delle gestioni cessate, in particolare Amat.

Dura lettera del Sindaco di Imperia Claudio Scajola all’Assemblea dei Sindaci che questa mattina avrebbe dovuto esaminare il nuovo piano concordatario di Rivieracqua (seduta saltata per mancanza del numero legale).

Il primo cittadino ha espresso forti perplessità in merito alle tempistiche e alla modalità di subentro di Rivieracqua in alcune delle gestioni cessate, in particolare Amat, società partecipata del Comune di Imperia.

Caos Rivieracqua: Imperia, dura lettera del Sindaco Scajola a assemblea Sindaci

Scajola, nella lettera inviata all’assemblea, definisce “sconcertante” il passaggio del piano concordatario nel quale si prevede “il subentro del Gestore Unico d’ambito solamente in alcune delle gestioni cessate ex legge, evitando del tutto arbitrariamente di considerare il subentro nella gestione di Amat, ovvero nella gestione maggiore tra quelle cessate”.

A riguardo, Scajola aggiunge chenon spetta a Rivieracquala decisione di subentrare o nonsubentrare in una gestione cessata ex lege” e, ancora, che “il Gestore Unico d’Ambito […] deve rispettare la Convenzione al tempo sottoscritta con l’Autorità d’Ambito”.

“La realizzazione della gestione unica del servizio idrico integrato – aggiunge Scajola – non è un’opzione disponibile, bensì un preciso obbligo di legge”.

In concluseione, il Sindaco di Imperia mette in guardia i Sindaci del comprensorio, definendo “illegittimo” il piano concordatario elaborato da Rivieracqua.

“L’approvazione del piano – scrive Scajola – comporterebbe un gravissimo danno per il ceto creditorio di Amat ed un danno ancora più grave per il Comune di Imperia […] Sarà mio dovere di Sindaco adottare tutte le azioni necessarie affinché le responsabilità del danno siano pienamente accertate, anche di fronte alla competente Sezione della Corte dei Conti, a tutela dei cittadini imperiesi”.

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