24 Aprile 2024 07:52

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24 Aprile 2024 07:52

Imperia: case popolari via Artallo, gli assegnatari potranno acquistare la piena proprietà degli immobili/I dettagli

In breve: La proposta è stata supportata dal voto a favore unanime, fatta salva l’astensione del Movimento 5 Stelle, nel corso dell'ultima seduta del Consiglio Comunale

Gli assegnatari delle case popolari di Via Artallo 95 potranno acquisire la piena proprietà degli immobili. È quanto ha deciso l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Claudio Scajola.

La proposta è stata supportata dal voto a favore unanime, fatta salva l’astensione del Movimento 5 Stelle, nel corso dell’ultima seduta del Consiglio Comunale.

Ad oggi gli assegnatari, sulla base alla normativa vigente all’epoca della realizzazione nel 1979, godono unicamente del diritto di superficie degli alloggi in questione, restando il Comune proprietario del terreno su cui il fabbricato era stato edificato. Questa situazione pone ai titolari gravi limitazioni e difficoltà, con riferimento ai diritti degli eredi, alla possibilità di vendere o anche solo accendere un mutuo.

Per tale motivo, con una legge 1998, poi parzialmente modificata nel 2018, è stata concessa ai Comuni la facoltà di cedere agli assegnatari, su loro richiesta, anche le quote di proprietà dell’area su cui sono stati realizzati gli alloggi, dietro versamento al Comune di un corrispettivo calcolato sulla base di criteri predeterminati dalla legge, con facoltà del Comune di ridurlo ulteriormente.

È proprio quanto ha deciso l’Amministrazione Comunale di Imperia, che dà agli interessati la possibilità di diventare pieni proprietari delle loro abitazioni, versando al Comune una somma che pari a circa 140 euro al mq, con una riduzione del 20% su quanto dovuto.

“Credo che la delibera sia importante sotto molti profili”, commenta l’assessore all’Urbanistica, Giuseppe Fossati. “Anzitutto, perché dà una risposta alle esigenze degli assegnatari di alloggi di edilizia popolare, ove lo richiedano, di diventare finalmente pieni proprietari, con un esborso tutto sommato ragionevole. In secondo luogo, perché può comportare per il Comune entrate significative, da destinare, ove vi siano le condizioni, anche a reperire nuove aree dove programmare nuova edilizia popolare o convenzionata, per dare risposte alle difficoltà abitative di molti nostri concittadini”.

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