20 Aprile 2024 15:17

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20 Aprile 2024 15:17

PORTO DI IMPERIA S.P.A.- MANCA LA TRANSAZIONE CON LE BANCHE, IL FALLIMENTO AD UN PASSO. ARGIRÒ:”SITUAZIONE COMPLESSA”

In breve: La strada sembra ormai segnata visto che nella documentazione che Colamartino trasmetterà al collegio non è presente la transazione con le banche, condizione essenziale per l'accesso al concordato preventivo.
L'amministratore unico della Porto di Imperia S.p.A. Giuseppe Argirò
L’amministratore unico della Porto di Imperia S.p.A. Giuseppe Argirò

Imperia- Si è conclusa attorno alle 13 l’udienza davanti al giudice Ottavio Colamartino in cui i legali della Porto di Imperia S.p.A. (società concessionaria del porto turistico di Imperia al 33% del Comune) hanno chiesto un’altra proroga per permettere all’amministratore unico Giuseppe Argirò di continuare a trattare con il pool di banche con cui la società ha stipulato un’ipoteca da 280 milioni di euro. Una trattativa lunga oltre un anno che sembra non aver portato risultati soddisfacenti.

Proprio per questo le prime indiscrezioni e voci interne sia al palazzo di giustizia sia in comune danno la possibilità del fallimento come la più accreditata. Infatti, Colamartino non ha ammesso la richiesta di un’ulteriore proroga rimandando al collegio di giudici la decisione sul fallimento. L’amministratore unico della società Giuseppe Argirò è uscito dal tribunale dall’ingresso posteriore.

Nel giro di qualche giorno, il collegio, dovrebbe rendere nota la decisione anche se la strada sembra ormai segnata visto che nella documentazione che Colamartino trasmetterà al collegio non è presente la transazione con le banche, condizione essenziale per l’accesso al concordato preventivo. L’accelerata verso il fallimento l’hanno data i commissari giudiziali che lo scorso aprile hanno chiesto la revoca dell’ammissione al concordato preventivo della Porto di Imperia Spa e il conseguente fallimento.

Dopo circa un’ora, dopo esseresi confrontato con i suoi legalti, Giuseppe Argirò ha spiegato ai giornalisti presenti l’esito dell’udienza: “Abbiamo rappresentato al tribunale lo stato delle cose dando un aggiornamento importante negli ultimi sette giorni, non è stato concesso un ulteriore termine alla società e il tribunale si è riservato di decidere. In queste ore con i professionisti faremo le opportune verifiche ma la situazione è oggettivamente complessa”. 

Gabriele Piccardo – Mattia Mangraviti

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