23 Aprile 2024 15:43

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23 Aprile 2024 15:43

Imperia: mercato via Martiri, esplode protesta ambulanti. “Vendite crollate. Ora basta, il Sindaco Scajola ci riceva!”/Foto e Video

In breve: Gli ambulanti, una decina circa, tutti del settore alimentare, hanno incrociato le braccia in segno di protesta e chiedono un incontro al Sindaco Scajola.

Lo avevano promesso e lo hanno fatto. Questa mattina gli ambulanti di via Martiri della Libertà del mercato del giovedì hanno inscenato una vibrante protesta contro l’amministrazione Scajola per via della nuova disposizione dei banchi che ha causato un crollo delle vendite.

Gli ambulanti, una decina circa, tutti del settore alimentare, come ogni mattina sono arrivati con i propri mezzi, camion e furgoni, in via Martiri, ma non hanno montato i banchi, incrociando le braccia in segno di protesta (anche per l’aumento della Tosap e della Tari) e chiedendo un incontro immediato con Sindaco e assessori.

Sante Bianco

“Il Comune ha fatto dei grandi danni, ai nostri colleghi e anche a me. Siamo disperati, ci hanno messo qua, nella valle dei lupi, dove non facciamo niente. Non voglio esagerare con le parole. Eravamo in piazza Roma, in via XX Settembre, via Cascione, poi all’improvviso ci hanno spostato qua”.

Pina e Mirella

“Non c’è niente da vergonarsi, qua non lavora nessuno. Un calo completo delle vendite. Siamo lì tutta la mattina a guardare le serrande, non abbiamo servizio, non abbiamo niente. Quando eravamo in via Cascione gudagnavamo, poi ci hanno messo in castigo in piazza Duomo, poi qua. Qui non guadagnamo niente”.

Annamaria Carrozzo

“Io sono arrivata ad incassare in una mattina 191 euro, quando in piazza Roma incassavo 1.500-1.800. Mi hanno distrutta!”.

Sante Bianco

“Il signor Oneglio ha detto che entro tre mesi spostano il mercato. Prima di questi tre mesi ci rimettono al nostro posto e poi fanno quello che devono fare. Vogliamo essere spostati al nostro posto e poi trovare una soluzione, ditelo al Sindaco, signor Scajola”.

Annamaria Carrozzo

“Quando c’era il Sindaco Capacci si era deciso di mettere tutti gli alimentari nello stesso posto. Adesso è cambiato tutto e non si capisce il perché. Prima di essere spostati ci ha convocato il Comune. All’inizio non eravamo molto entusiasti, ma abbiamo provato. La realtà, però, è che di incassi non se ne fanno. Gente ne passa poca, i vecchietti non arrivano fin qui perché fanno fatica a camminare. Non ci sono parcheggi, mi dica lei come si fa?

Invece via Cascione l’hanno data agli extracomunitari, i migliori posti”.

Tonino Ruggiero

“Io ero in via Cascione, da via Cascione mi sono trovato in piazza del Duomo, dove ho fatto il 30% dell’incasso. Capacci aveva detto che dovevamo tornare ai nostri posti, in via Cascione, assegnati. Il risultato è che siamo stati per tre anni abbondanti in piazza del Duomo e dopo, invece di tornare ai nostri posti e riprendere il nostro giro normale di incassi, che è sprofondato in tre anni, ci siamo trovati qui in fondo in via Martiti. Uno che esercita da 42 anni, che ha passato tre anni a soffrire lassù in piazza Duomo ora si trova in fondo a via Martiri. Una licenza del ’49 e mi ritrovo laggiù in fondo”.

Deborah Busterna

“99% con il caldo, chiusa li dentro, senza cella frigorifera, dovremo cestinare la merce domani mattina. Perderemo circa il 70%”.

Annamaria Carrozzo

“Gli assessori devono venire qui! vogliamo risposte! Se no andremo in Comune! Il Sindaco ci deve ricevere!”.

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