12 Dicembre 2024 06:13

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12 Dicembre 2024 06:13

Imperia: Asl e Istituto Chiossone onlus per progetto “action4vision”. Presentati risultati attività di prevenzione delle problematiche della vista

In breve: Entra nel vivo la seconda fase con l’avvio delle visite oculistiche con unità oftalmica mobile nei Comuni delle vallate, secondo il modello ligure di sanità a km zero.

32 Comuni coinvolti nel territorio imperiese, di cui 25 nelle zone montane; 376 bambini di 3 anni sottoposti a screening oculistici in 22 scuole dell’infanzia; 8 istituti comprensivi coinvolti in incontri con genitori e insegnanti delle scuole d’infanzia e del biennio della scuola primaria; 22 incontri informativi con la cittadinanza sul tema della problematiche della vista in età senile; 52 interviste per la mappatura dei bisogni sanitari legati alla riabilitazione visiva.

Questo in sintesi il bilancio della attività di sensibilizzazione e prevenzione delle patologie visive in età evolutiva e senile, svolte tra marzo e maggio 2019 nell’ambito del progetto transfrontaliero europeo Action4Vision. A condurlo, nell’entroterra della provincia di Imperia, l’Istituto David Chiossone Onlus e la ASL 1 Imperiese, per rispondere alla problematica comune dell’isolamento delle persone con deficit visivi che vivono in una posizione geografica svantaggiata.

Per soddisfare in modo puntuale le esigenze mappate nella prima fase, anche grazie alla collaborazione dei Distretti sociosanitari 1, 2 e 3, Action4Vision entra ora nel vivo della sua seconda fase, con l’avvio di alcuni servizi di prossimità. Entro il mese di ottobre, tutti i 32 Comuni coinvolti nel progetto saranno raggiunti da un servizio di visite oculistiche attraverso unità mobile oftalmica: 9 le giornate già pianificate entro il mese di giugno. A valle delle interviste mirate a sondare i bisogni sanitari connessi alla disabilità visiva, saranno inoltre attivati microprogetti di riabilitazione visiva focalizzati su mobilità e orientamento e abilità di vita quotidiana, forniti “a domicilio” dalle equipe dell’Istituto David Chiossone.

“Questo progetto è un bell’esempio di proficua e virtuosa collaborazione tra Comuni, Regione, mondo dell’associazionismo: diverse realtà – afferma la vicepresidente e assessore alla Sanità di Regione Liguria Sonia Vialeche uniscono le proprie competenze e i propri sforzi mettendo al centro la persona, in questo caso i bambini e gli anziani. Tutto questo viene coniugato al tema della sanità a chilometro zero, caposaldo del nostro Piano sociosanitario, per portare le risposte vicino a casa di chi ha un bisogno di salute”.

“Il partenariato e le alleanze con le associazioni hanno un ruolo fondamentale per il potenziamento di misure efficaci volte alla prevenzione di patologie, quali quelle della vista. – dichiara Marco Damonte Prioli Direttore Generale di ASL1 – Il progetto Action4Vision rappresenta un modello di intervento importante nella prevenzione delle problematiche della vista, nonché un modello assistenziale volto a favorire l’accesso alle cure nel proprio ambiente di vita”.

“Oltre alle azioni concrete sul territorio, il progetto Action4Vision ha consentito, nella sua caratterizzazione transfrontaliera, un interessante scambio di buone pratiche fra i partner, il cui risultato è già tangibile nel contributo francese alla realizzazione, nei mesi scorsi presso l’Università degli Studi di Genova, del primo Master a livello italiano in riabilitazione visiva, in fase di conclusione, e alla progettazione di una seconda edizione in corso di avvio” ha concluso Claudio Cassinelli, presidente dell’Istituto David Chiossone onlus.

“Action 4 Vision” fa parte del Programma INTERREG ALCOTRA per la cooperazione transfrontaliera Italia – Francia ed è cofinanziato dal Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale (FESR). È stato avviato nel 2017 dal partenariato composto da Istituto David Chiossone e ASL CN1, Mutualité Française PACA SSAM, Association des Parents d’Enfants Déficients Visuels e Association Valentin Haüy con l’obiettivo di contrastare la disabilità visiva nelle aree rurali e montane delle Alpi Meridionali. Il progetto, della durata complessiva di tre anni, si concluderà nel 2020.

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