20 Aprile 2024 07:56

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20 Aprile 2024 07:56

Bambino autistico di 11 anni abbandonato a Bolzano. “La Giraffa a Rotelle”: “l’Asl attivi un percorso per aiutare le famiglie” / i dettagli

In breve: La Giraffa a Rotelle commenta l'accaduto di Bolzano,

Un bambino di 11 anni, con diagnosi di autismo, è stato abbandonato dalla famiglia ed è stato affidato al Tribunale dei Minori a Bolzano il 25 luglio scorso. Casa Sebastiano, struttura che si occupa di persone affette da autismo in Trentino, si è trovato a gestire la situazione.

La Giraffa a Rotelle commenta

L’accaduto ha generato molti commenti e critiche, anche a Imperia dove associazioni come la Giraffa a Rotelle ha voluto dire la propria idea.

Abbiamo letto tanti commenti sulla decisione della famiglia con il bimbo autistico, la vicenda ha smosso tante emozioni, tante domande tra cui quella: come può una famiglia abbandonare il proprio figlio? Invece di criticare o condannare chiediamoci come fanno tutti quei genitori, lasciati soli a sopportare il dolore, l’impegno continuo, la solitudine, la fatica di accudire una persona cara 24 ore al giorno per tutta la vita? Quante volte la cronaca ci ha riportato di genitore che uccide il proprio figlio con disabilità e poi si suicida? Tante e poi tante…. Il fallimento non è delle famiglie ma degli Enti e delle Istituzioni pubbliche che nonostante le molteplici carenze si fanno sorde o nel “migliore dei casi” ti ascoltano, prendono tempo lasciando le famiglie in completa solitudine.

Come può, spesso un unico genitore, prendersi cura di un figlio con grave disabilità, lavorare, combattere per gli ausili, per la scuola per la sanità, perdere ore e ore per cercare di trovare soluzioni, medici, e avere ancora la forza di respirare? Di accarezzare il proprio figlio? È per questo che “accusiamo” l’Azienda Sanitaria Ligure di non rispettare l’ articolo 32 della Costituzione Italiana, non abbiamo medici, fisioterapisti, fisiatri, psicologi neuropsichiatri ecc. che ci aiutino a sostenere il peso, che ci camminino a fianco sapendo prendersi cura di persone con disabilità con esperienza e professionalità. Quante volte ognuno di noi ha avuto bisogno di uno psicologo che purtroppo la Asl non aveva, non ha? Quante volte invece di ” battere la testa contro il muro” per la disperazione, avremmo dovuto avere un percorso a sostegno delle famiglie e dei nostri figli?

Ormai la Liguria tende a privatizzare, lasciando che le Asl si svuotino, invece di incrementare nuove assunzioni con incentivi. Il risultato lo vediamo nella solitudine e disperazione delle famiglie. Nella realtà Imperiese ( quella che viviamo ogni giorno), con l’arrivo del periodo estivo, le scuole sono chiuse, non esiste alcun centro estivo, anche di poche ore giornaliere per ragazzi con gravi disabilità che sono totalmente a carico delle famiglie! Un Governo, l’ennesimo Governo che dopo più di venti anni non ha fatto leggi per aiutare i Caregiver familiari, molti di noi sono ancora costretti a lavorare usurandosi quel briciolo di salute rimasta. Smettiamo di chiederci come mai quel bambino di 11 anni è stato lasciato dalla famiglia a cui sicuramente il dolore, la solitudine e la fatica avevano usurato l’anima, domandatevi come sia possibile che tantissime famiglie prive di sostegni, ancora riescono a sopravvivere!!

Per questo la Giraffa a Rotelle continua la raccolta firme di persone con disabilità e di chi se ne prende cura, per poter, per l’ennesima volta, chiedere ad A.LI.SA e alla Asl1 Imperiese un percorso stabilito e preferenziale per le cure e l’assistenza delle persone con disabilità e le loro famiglie. DIRITTO ALLA SALUTE DIRITTO A VIVERE E NON A SOPRAVVIVERE!

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