16 Aprile 2024 15:54

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16 Aprile 2024 15:54

Carcere di Sanremo: detenuto devasta la cella, la denuncia del Sappe. “Ogni giorno si combatte una battaglia persa. Vogliamo un’indagine ispettiva”

In breve: La sua furia devastatrice si è placata solo dopo l’intervento del personale di polizia penitenziaria

Nel pomeriggio del 26 luglio nel carcere di Sanremo, un detenuto di origine araba, è inspiegabilmente andato in escandescenza distruggendo oggetti e suppellettili all’interno della cella lanciando per terra persino il televisore in uso ai detenuti.

La sua furia devastatrice si è placata solo dopo l’intervento del personale di polizia penitenziaria.

“E’ assurdo quanto inspiegabile il gesto del detenuto il quale – annuncia il Sappe della Liguria –  è già stato protagonista di simili comportamenti devastatori e benché precedentemente trasferito dal carcere di Sanremo, vi ha fatto ritorno e qui, puntualmente, ha ripetuto lo stesso copione dell’altra volta”.

Continuando il segretario regionale LORENZO:”non accetta che al detenuto, che ha originato tale scompiglio, dopo l’intervento del comandante e solo dopo poche ore gli si è stato consentito di ottenere un altro televisore. Sul merito – afferma LORENZO – non vorrei polemizzare ma non mi trova sicuramente nella stessa linea di pensiero con chi ha autorizzato il detenuto a ritornare in possesso di un altro televisore, ritengo che anche ai soli fini educativi prima di ridare un oggetto che poche prima ha volutamente distrutto, si sarebbe dovuto adottare un’altra procedura magari farlo aspettare un po’ di tempo in più, forse avrebbe compreso l’importanza di quel televisore, utile non solo a lui ma anche agli occupanti della stessa cella.

Sanremo è un carcere problematico – continua il SAPPe della Liguria – basti ricordare che solo qualche giorno prima, un altro detenuto ha creato scompiglio lanciando addirittura delle bombolette di gas facendole esplodere dopo aver anche lui devastato la propria cella. Nel primo semestre, solo per esempio, a Sanremo tra la popolazione detenuta si sono verificati 38 casi di colluttazione, 78 episodi di autolesionismo, un carcere dove i 148 stranieri rappresentano il 57% dei presenti su un totale di 266 detenuti gestiti dalla Polizia Penitenziaria e non notiamo nessun interesse da parte del Ministro della Giustizia Bonafede e del Capo del Dipartimento Basentini ad avviare un’indagine ispettiva”.

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