25 Aprile 2024 09:54

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25 Aprile 2024 09:54

Imperia, scuola: dal caso Zappulla, alla presidenza dell’Istituto Ruffini. La storia di Luca Ronco. “Lavorerò per il futuro dei ragazzi”

In breve: "Purtroppo - ha affermato Ronco - per ovvi motivi di opportunità e viste le recenti vicissitudini ho scelto di non prendere, come sede della mia dirigenza, la scuola che mi ha visto per anni come professore e vicepreside".

“Responsabilità, solidarietà, integrità”. Sono queste le parole chiave che guideranno la nuova esperienza lavorativa di Luca Ronco, ex vicepreside dell’Ipsia Marconi, nominato dirigente scolastico all’Istituto Ruffini di Imperia.

Quasi una “rivincita” per Ronco, Sindaco di Borghetto d’Arroscia, che, alcuni mesi fa, era stato rimosso dall’incarico da Anna Rita Zappulla, preside dell’Istituto Marconi, nell’ambito della vicenda che aveva visto quest’ultima arrestata con l’accusa di peculato d’uso.

Nominati dirigenti scolastici a Imperia: Luca Ronco all’Istituto Ruffini

Il Provveditorato ha nominato i primi 9 dirigenti scolastici per i 20 istituti scoperti della provincia di Imperia, usciti dal recente concorso a livello nazionale.

Brosini Patrizia – I.C. Diano Marina (LEGGI QUI)
Siffredi Giovanni Battista – I.C. Boine di Imperia
Aicardi Maria – I.C. Novaro di Imperia
Pastorino Daniela – I.I.S. Marconi Imperia
Valleggi Claudio – Liceo Cassini, Sanremo
Scotti Rosaria – C.P.I.A. viale Rimembranze, Imperia
Ronco Luca – I.I.S. Ruffini a Imperia (LEGGI QUI)
Paternieri Lara – Liceo Aprosio, Ventimiglia
Blanco Maria Grazia – I.C. Sauro, Imperia

Restano ancora da assegnare in provincia 11 dirigenti tratti dall’elenco dei 68 stilato nelle settimane scorse dall’Ufficio regionale del Miur.

Luca Ronco dirigente scolastico dell’Istituto Ruffini

“Oggi – scrive Ronco in un lungo post su Facebook – al termine di un lungo percorso concorsuale iniziato nel 2017, assumo il ruolo di Dirigente Scolastico (Preside), scegliendo come mia sede di lavoro l’Istituto IIS “Ruffini” di Imperia.

Un nuovo percorso lavorativo e di vita si apre dinnanzi a me e mi sento in dovere di fare alcune riflessioni.
Innanzitutto voglio dare un forte abbraccio a tutti gli studenti, i professori, il personale ATA della scuola che lascio, l’IIS “Marconi” di Imperia. Una grande famiglia in cui sono cresciuto umanamente e professionalmente e in cui rimarrà, per sempre, un pezzo importante del mio cuore.

Purtroppo per ovvi motivi di opportunità e viste le recenti vicissitudini ho scelto di non prendere, come sede della mia dirigenza, la scuola che mi ha visto per anni come professore e vicepreside.

Un grande augurio quindi agli amici e alla famiglia del Marconi, che continui la sua opera di formazione civile, culturale e professionale sul territorio, nella scia dei risultati che abbiamo con determinazione raggiunto in questi anni!

Un saluto anche alla comunità del Ruffini che mi accingo a dirigere: sono certo di trovare, a partire da settembre, un gruppo di professionisti ed educatori seri e capaci, con il contributo dei quali sarà mio impegno costruire una scuola sempre più aperta ai bisogni degli alunni.

Sono consapevole – continua – che il percorso sarà impegnativo, a volte difficile, ma se sapremo (io per primo) tenere con fermezza la “barra a dritta” nel lavorare sempre e solo per i bisogni e il futuro dei nostri ragazzi, sono certo che supereremo ogni ostacolo e raggiungeremo, assieme, le mete prefissate!

Poi un pensiero sul mestiere di “docente”, che oggi lascio… il più bello (e difficile) del mondo, che si trascina dietro, assieme alla “famiglia”, la responsabilità dell’educazione dei futuri cittadini: “Si educa molto con quel che si dice, ancor più con quel che si fa, ma molto di più con quel che si è.”

Ecco, ho conosciuto in questi anni molti professori che fanno i docenti e altri che sono docenti. Cerchiamo tutti di appartenere sempre di più alla seconda categoria, quella che educa con l’esempio, a volte col sacrificio, quella che rimane nei ricordi degli alunni anche negli anni a venire.

Chiudo infine citando una frase del Presidente Pertini, per ricordare a tutti, nessuno escluso, l’importanza del nostro lavoro per la costruzione di una società migliore, più moderna e solidale:

“Condizione essenziale per il progresso è che all’interno della scuola, prima che altrove, maturi una nuova consapevolezza del valore ineliminabile del lavoro, delle responsabilità individuali, della solidarietà verso gli altri, quali che siano le loro idee, dell’integrità verso la cosa pubblica e nei rapporti privati”.

Ecco dunque – conclude – le parole chiave del nostro lavoro: responsabilità, solidarietà, integrità, esempio… impegniamoci quindi tutti nel solco di questi valori per il futuro dei nostri ragazzi”.

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