18 Aprile 2024 02:27

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18 Aprile 2024 02:27

Crisi del petrolio e aumento dei prezzi, la preoccupazione di Coldiretti Liguria. “A subirne gli effetti anche il sistema agroalimentare”

In breve: A rimetterci sono le rotte commerciali che negli ultimi anni hanno favorito l’export agroalimentare italiano, compreso quello ligure

Con lo schizzare alle stelle delle quotazioni del petrolio e il conseguente rincaro dei carburanti si teme un effetto valanga sulla spesa, con un aumento dei costi di trasporto, oltre che di quelli di produzione, trasformazione e conservazione, in un Paese come l’Italia dove l`85% dei trasporti commerciali avviene su strada.

A rimetterci sono le rotte commerciali che negli ultimi anni hanno favorito l’export agroalimentare italiano, compreso quello ligure dove il valore ha raggiunto i 180milioni di euro nel I semestre 2019.

E’ quanto afferma Coldiretti Liguria, su base dati Istat relativi al primo semestre 2019 per i settori agricoltura silvicoltura e pesca, nel commentare le possibili conseguenze al rincaro record delle quotazioni del petrolio dopo l’attacco alle raffinerie saudite di Saudi Aramco.

L’aumento è destinato a contagiare l’intera economia perché se salgono i prezzi del carburante si riduce il potere di acquisto degli italiani che hanno meno risorse da destinare ai consumi mentre aumentano i costi per le imprese.

Il Presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri e il Delegato Confederale Bruno Rivarossa

“A subire gli effetti dei prezzi dei carburanti – affermano il Presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri e il Delegato Confederale Bruno Rivarossa – è anche l’intero sistema agroalimentare dove, ad esempio, i costi della logistica arrivano ad incidere dal 30 al 35% sul totale dei costi per frutta e verdura.

Questo fatto potrebbe portare ad una brusca frenata di uno dei pochi settori economici che continua costantemente a crescere anche grazie alla fama acquisita dai prodotti italiani all’estero che si sono fatti largo nel panorama mondiale per qualità e distintività di produzioni.

Inoltre gli shock energetici aggravano un deficit logistico che è necessario recuperare investendo sulle energie alternative e sbloccando le infrastrutture che migliorerebbero i collegamenti tra Sud e Nord del Paese, ma anche con il resto del mondo per via marittima e ferroviaria in alta velocità con una rete di snodi composta da aeroporti, treni e cargo.

A livello locale per ottimizzare la spesa, ottenere il miglior rapporto prezzi-qualità e aiutare il proprio territorio e l’occupazione, il nostro consiglio è quello di verificare l’origine nazionale, acquistare prodotti locali che non devono subire grandi spostamenti, e dove possibile comprare direttamente dagli agricoltori nei mercati Campagna Amica Liguria o presso le aziende”.

C.S.

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