25 Aprile 2024 16:44

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25 Aprile 2024 16:44

4 novembre: Imperia celebra unità d’Italia e forze armate. “L’unica data che non ci divide in vincitori e vinti”/Foto e Video

In breve: Dopo la cerimonia dell’Alzabandiera, l’esecuzione dell’Inno nazionale, sono stati resi gli Onori ai Caduti di tutte le guerre

Si sono svolte questa mattina, lunedì 4 novembre, in Piazza della Vittoria a Imperia, le celebrazioni del Giorno dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, nella ricorrenza della fine della prima guerra mondiale.

 Lunedì 4 novembre festa delle forze armate e dell’Unità di Italia

Presente alla cerimonia uno schieramento interforze composto da militari dell’Esercito Italiano, della Marina Militare – Capitanerie di Porto, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, da appartenenti alla Polizia di Stato e alla Polizia Penitenziaria, nonché da rappresentanze dei Vigili del Fuoco, della Croce Rossa Italiana e Volontari della Protezione Civile.

Sono stati schierati anche i gonfaloni della Provincia di Imperia, decorata di medaglia d’oro al Valor Militare, e del Comune di Imperia ed i labari delle Associazioni combattentistiche e d’arma.

Dopo la cerimonia dell’Alzabandiera, l’esecuzione dell’Inno nazionale, sono stati resi gli Onori ai Caduti di tutte le guerre.

È stato letto il Bollettino della Vittoria da parte di Samuele Marchetti, studente del Liceo Vieusseux, della Motivazione della Medaglia d’Oro al Valor Militare alla Provincia di Imperia.

Celebrazioni 4 novembre, il commento del Gen. Giorgio Battisti

“La cerimonia odierna intende commemorare la fine vittoriosa della grande guerra, celebrare l’unità della nazione e rendere omaggio alle forze armate, che la hanno resa possibile all’ora e che ne garantiscono la sicurezza oggi, in patria e all’estero.

Vuole ricordare i caduti che si sono sacrificati per l’unità di Italia. 101 anni fa, dopo quasi 3 anni e mezzo di accaniti combattimenti, l’entrata delle truppe italiane a Trento e a Trieste pose la parola fine a quella che ancora oggi chiamiamo la Grande Guerra.

Un conflitto che coinvolse 28 paesi e 67 milioni di soldati. L’Italia entrò in guerra che era un paese contadino e ne uscì da paese moderno, così come l’Europa non fu più la stessa. Cambiarono le società, i costumi, i sistemi politici e la vita quotidiana.

Il 4 Novembre, data dell’armistizio di Villa Giustri, è l’unica data che celebra l’unità di Italia, l’unica data condivisa dalla nostra storia, che ricorda una vittoria che non sia ai mondiali di calcio. L’unica data che non ci divide in vincitori e vinti.

Si è trattato di un percorso lungo e tormentato, che ha richiesto quasi 100 anni per realizzarsi. Iniziato nel periodo napoleonico e proseguito nei decenni successivi, attraverso cospirazioni, movimenti politici, moti rivoluzionari e guerre.

Le forze armate, volontari regolari e irregolari hanno avuto un ruolo determinante.

Un vecchio detto militare afferma che un soldato non muore quando cade sul campo di battaglia, ma muore veramente quando viene dimenticato dalla propria società.

Il valore della memoria ci permette di trovare continuità in ciò che è avvenuto e che da spessore alla nostra storia nel bene e nel male.

La Prima Geurra Mondiale è vissuta ora, specie dalle nuove generazioni che non hanno avuto testimonianze dirette, come un evento lontano e quasi leggendario. Una sorta di gigantesco romanzo popolato di soggetti immaginari che vivono e muoiono senza dolore e senza particolari conseguenze.

Quei ragazzi di 100 anni fa erano esseri umani come noi, che avevano affetti, familiari, amicizie , attività, speranze e sogni come ognuno di noi. Avevano tanta paura”.

L’alzabandiera

Deposizione corona di alloro in memoria dei Caduti

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