28 Marzo 2024 13:18

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28 Marzo 2024 13:18

Imperia: sabato 11 gennaio al centro di aggregazione “Puerto” l’apericena per Haiti, a dieci anni dal terremoto /Il programma

In breve: Dal 2013, ogni anno, alcuni medici e terapisti della riabilitazione sono, infatti, presenti ad Haiti per sostenere Maddalena Boschetti e la comunità locale nell'assistenza ai bambini con disabilità

Il 12 gennaio 2010 un catastrofico terremoto nella capitale di Haiti causava circa 300.000 morti coinvolgendo almeno tre milioni di persone. Le nostre comunità si erano prontamente attivate ed avevano sostenuto, fra le altre, le attività dei padri Camilliani, allora cappellani ospedalieri a Imperia, presenti, nella capitale Port au Prince, con un Ospedale ed un centro di assistenza per bambini con disabilità ed abbandonati, e, successivamente, la straordinaria esperienza, a fianco dei bambini con disabilità, di Maddalena Boschetti, genovese, laica consacrata nella spiritualità camilliana, che proprio a Imperia aveva iniziato il suo percorso a favore delle persone con difficoltà.

Ora Maddalena opera da più di quindici anni nel Nord Ovest del paese, una delle parti più povere della nazione più povera delle Americhe, ove è divenuta animatrice di una comunità che si prende carico dei suoi piccoli con disabilità, attraverso l’associazione “Aksyon Gasmy”, valorizzando il valore di ogni persona, indipendentemente dalle sue caratteristiche fisiche e cognitive.

Sabato 11 gennaio 2020, a dieci anni dal terremoto, a Imperia, viale Matteotti, 31 presso il Centro di aggregazione giovanile IL PUERTO, dalle ore 18.00 alle 22.00 si terrà un “apericena” con interventi e testimonianze di volontari che in questi dieci anni sono stati ad Haiti, di don Elder Hyppolite, salesiano haitiano, e, via Skype, di Maddalena Boschetti.

Dal 2013, ogni anno, alcuni medici e terapisti della riabilitazione sono, infatti, presenti ad Haiti per sostenere Maddalena Boschetti e la comunità locale nell’assistenza ai bambini con disabilità ed hanno accompagnato, in questi viaggi, anche giovani italiani laureandi in fisioterapia e tecniche ortopediche nello spirito di vera cooperazione.

Ricordano, infatti, la fisioterapista Caterina Castagneto ed il pediatria Carlo Amoretti, i maggiormente coinvolti in questo percorso, che la frase che proprio don Elder Hyppolite in uno dei primi viaggi donò loro è diventata sintesi di questo rapporto “Il tuo sguardò su di me, mi può uccidere o dare la vita”.

Haiti, oggi, è nuovamente in un periodo molto complesso con continui episodi di violenza. L’incontro di sabato 11, promosso dalle associazioni Aksyon Gasmy , AIFO, Mesì-Mesì e SunUp sarà occasione per condividere questa esperienza e sostenerla.

C.S.

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