20 Aprile 2024 15:47

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20 Aprile 2024 15:47

Regionali 2020, Imperia: Forza Italia chiede aiuto a Claudio Scajola. “Speriamo di averlo con noi” / Foto e video

In breve: Si è svolto questa mattina, in Comune, l'incontro tra il Sindaco di Imperia Claudio Scajola e la delegazione di Forza Italia.

Si è svolto questa mattina, in Comune, l’incontro tra il Sindaco di Imperia Claudio Scajola e la delegazione di Forza Italia, formata dall’on. Giogio Mulè, il coordinatore regionale Carlo Bagnasco e gli on. Roberto Bagnasco e Roberto Cassinelli.

Incontro Scajola-Mulè in Comune a Imperia

“Siamo venuti a riannodare i fili e a rendere Forza Italia di nuovo competitiva“. Sono state queste le prime dichiarazioni degli esponenti di Forza Italia rilasciate ai cronisti presenti, al termine dell’incontro con Claudio Scajola, durato circa due ore.

Il summit ha affrontato tematiche legate alle imminenti elezioni regionali e alla possibilità di un appoggio del Sindaco Claudio Scajola a Forza Italia.

Motivi dell’incontro

Giorgio Mulè

Con Claudio Scajola veniamo dalla stessa famiglia, è stata una riunione tra persone che parlano la stessa lingua. Due ore che sono volate via. Abbiamo parlato di Liguria, delle prospettive del territorio. Sono come dei fili che naturalmente vanno nella stessa direzione e si riannodano, perché c’è quel comune sentire che fa parte di un’esperienza amministrativa pregressa e attuale che, soprattuto nel ponente ligure, attraverso il civismo illuminato, sta avendo grande successo. La buona amministrazione dei Comuni che sono amministrati da Sindaci non espressione diretta di un partito, ma espressione del territorio, conferma che la direzione giusta è quella di andare incontro a questo civismo.

Siamo venuti incontro a questo civismo proprio per vedere quale può essere una prospettiva per, insieme, dare di più a questo territorio. La prospettiva c’è già, i problemi li sappiamo, le soluzioni le abbiamo, si tratta di metterle in pratica, si può fare solo se si ha l’umiltà parlando di trasporti, infrastrutture, sanità, tutti quei problemi che devono avere delle risposte. Il ponente ligure, per come è stato isolato, è più vicino alla Francia che all’Italia, questo non deve succedere, e soprattutto dalla regione Liguria può e deve arrivare una spinta decisiva per riportare questo territorio nel suo giusto ambito.

Siamo venuti a riannodare i fili. I fili si riannodano in questa direzione. Prima di tutto vengono i programmi e le idee. Una volta che c’è la condivisione dei programmi successivamente c’è una fase operativa che trova uno sbocco eventuale in liste e persone che individueremo insieme.

C’è un ruolo istituzionale che mi rende in contatto con Scajola da quando è stato eletto sindaco di Imperia, ma c’è anche un legame personale che non si è mai staccato. Abbiamo avuto dei dissidi, dissensi di tipo politico, poi si matura, si capiscono tante cose e si va in una direzione che ci deve vedere uniti, perché la storia è comune, la prospettiva è comune.

Rapporto tra Claudio e Marco Scajola

Giorgio Mulè

Tra moglie e marito non mettere il dito. Le vicende famigliari rimangono famigliari. Abbiamo l’ambizione di guardare oltre. Come dice Berlusconi, c’è la necessità che i partiti tradizionali e Forza Italia, che è espressione del popolo, vadano nella direzione di questi movimenti civici, è quello che è successo a Imperia. Sul ponente pensiamo che ci sia un terreno rigoglioso su cui poter costruire e avviare il concetto di Altra Italia, che non è il superamento di Forza Italia, ma l’arricchimento che si basa sul territorio e sulla persona.

Elettorato

Giorgio Mulè

Perché mancanza di rispetto dell’elettorato? L’ambizione di Forza Italia è proprio quella di guardare oltre. Bisogna andare oltre gli schemi, altrimenti non sarebbero nate le “Sardine” e prima i Cinque Stelle. Bisogna avere la capacità di andare incontro e intercettare i valori condivisi, altrimenti non sei aggregante, ti disaggreghi e fai il gioco dei movimenti populisti che sul malcontento e (noi aggiungiamo) sull’odio sociale fondano il loro successo, ma di respiro breve.

Ci ancoriamo a quei valori che sono quelli di Claudio Scajola, la sua storia è quella lì, declinati poi su Imperia con una lista autonoma per dissidi che ci sono stati.

Nuova fase Forza Italia

Carlo Bagnasco

Stanno cambiando tante cose, non solamente a Imperia, in Liguria il dialogo è aperto. Non per altro è cambiato il coordinatore, è una nuova fase politica. C’è un disegno per far tornare Forza Italia competitiva, la linea la decide il padre politico Silvio Berlusconi, che vuole tornare competitivo in Liguria. Per farlo bisogna passare dai territori. È semplice la ricetta. Il Sindaco è espressione del territorio, ma non è l’unico.

Che Forza Italia oggi non sia al top credo che non ci sia bisogno di uno stratega politico per dimostrarlo. Noi siamo qua per ricostruirla e rifondarla. Non si parla di debolezza o forza. Tanti consiglieri comunali a Sanremo e non solo, stanno entrando in Forza Italia vuol dire qualcosa. Se mi dice “Forza Italia prenderà l’80%” le dico di no, ma sono sicuro che sarà determinante per la vittoria di Giovanni Toti.

Con Claudio Scajola o no?

Questo lo decideremo, è un altro discorso. Noi siamo qua per far tornare Forza Italia competitiva. Io mi auguro nel cuore con Claudio Scajola e con tutti quelli che vogliono dare un contributo, poi si deciderà insieme. Oggi non esce alcun tipo di risposta se con o senza Scajola. Certamente non è contro Scajola, quindi qualcosa è cambiato, è già un passo avanti. Poi con o senza Scajola, a me interessa Forza Italia.

Posizione rispetto alla Lega

Noi facciamo parte della coalizione di centrodestra, con la Lega alleati e leali, però diversi per i contenuti. La lealtà nei confronti degli alleati è doverosa.

Casa Colosseo: cosa è cambiato rispetto al 2014?

È cambiato tutto rispetto al 2014. Non può fare un processo a un coordinatore che è qua chiedendo quello che è successo dal 2014 a oggi. Io sono qua per dire come disegno la Forza Italia 2.0. Da parte mia c’è sempre stato e c’è rispetto nei confronti di Claudio Scajola.

Minoranza di Imperia: Antonello Ranise e Gianfranco Gaggero dentro o fuori Forza Italia?

Giorgio Mulè

La minoranza di Imperia sta a fianco a un movimento dove non c’è scritto Forza Italia, c’è scritto Cambiamo. Hanno fatto una scelta, come l’ha fatto Marco Scajola, eletto con i voti di Forza Italia, eppure oggi si chiama Cambiamo. Sono fuori assolutamente da Forza Italia. Se io metto la maglietta del Milan non posso dire di giocare con l’Inter. Chiunque aderisce a Cambiamo è ovvio che aderisce a un altro partito, non mi pare una scoperta copernicana. Sono fuori se faccio quella scelta. Se scelgo di stare dentro sono di Forza Italia.

Carlo Bagnasco

Il primo che è uscito è il governatore Toti. Siamo alleati, leali fino in fondo, e concorrenziali.

Apporto Claudio Scajola alle elezioni regionali

Roberto Bagnasco 

Mi auguro che la lista di Forza Italia sia determinate per la vittoria, con numeri forti. Sarebbe ipocrita che tra queste persone non speriamo di avere anche Claudio Scajola. Tutti sono importanti, nessuno è indispensabile, neanche il mio amico Claudio Scajola, con cui ho un rapporto che viene da lontano, quando facevo il sindaco. Questo non toglie la speranza forte di avere Claudio Scajola, sia come persona sia per quello che può portare in più alla nostra presenza in questa competizione elettorale. Credo che con Claudio Scajola potremmo dare un valore aggiunto non solo numerico, ma anche politico molto forte. Se le cose andranno come auspichiamo, pensiamo di dare alla Forza Italia della Liguria una connotazione diversa che può portare un aiuto anche alla Forza Italia nazionale.

La nuova Forza Italia riparte dalla Liguria?

Giorgio Mulè

Nella nostra visione la Liguria può diventare il laboratorio politico da dove parte la nuova Forza Italia o l’Altra Italia di cui parla il presidente Berlusconi, un’Altra Italia che deve essere coerente con Forza Italia, ma superarla. Lui dice: “andate nei territorio nei movimenti civici per riaggregarli”. Siamo venuti a fare questo, per vedere se la Liguria può essere un laboratorio politico nel quale questa nuova forma di Forza Italia può per la prima volta in Italia trovare una coniugazione diversa.

Roberto Bagnasco

Serve della gente che abbia le caratteristiche per andare a governare, non dilettanti allo sbaraglio che per sbaglio affrontano l’avventura elettorale.

Carlo Bagnasco

Nella nuova Forza Italia 2.0 è fortemente voluto dal presidente, che ha chiesto persone elette, tanto è vero che tutti i nostri coordinatori sono eletti.

Ha scelto me perchè secondo lui rappresento un esempio, come per esempio il nostro 78% che abbiamo preso a livello locale. Un sindaco che ha avuto del consenso.

Noi dobbiamo ripartire da quello, dai sindaci, dai consiglieri comunali. Per questo siamo qui oggi a Imperia , ma domani magari ci vedremo a Sanremo.

Nel nostro tour ci saranno tantissime città che andremo a contattare e tantissimi sindaci che andremo a coinvolgere.

La condanna di Scajola per voi non è un limite?

Carlo Bagnasco

Non è la mia materia e non me ne occupo.

Giorgio Mulè

La condanna di Claudio a Reggio Calabria, è un processo che partiva da un’ipotesi di reato che era infamante, vedeva anche un’aggravante di associazione mafiosa. È un processo che si è svuotato in corso d’opera , è arrivata una condanna per procurata inosservanza.

Noi grazie a Dio siamo totalmente diversi dai Grillini, che pensano che se uno è giudicato colpevole in primo grado debba buttare la chiave, noi crediamo non solo alla presunzione di innocenza, ma la difendiamo.

Quando questo processo arriverà a definizione noi potremmo trarre le conseguenze.

In una ventina di processi che vedevano coinvolti Scajola, nessuno è arrivato ad una condanna definitiva.

Nel 2014 Claudio Scajola fu assolto, ma fu escluso dalle liste. Oggi cosa è cambiato?

Giorgio Mulè

Nel 2014 io facevo il direttore di Panorama, nessuno di noi aveva un ruolo. Ognuno di noi faceva altro. Se mi chiede del 2014, mi viene difficile. Dopo una condanna in primo grado, aspettiamo.

Toti candidato presidente anche se non è più in Forza Italia

Giorgio Mulè

Toti sarà il candidato presidente. Quando si riunirà il tavolo nazionale e decideranno le candidature, ci sarà anche l’espressione di Toti. Non è in quel tavolo nazionale, perchè è in Liguria.

Roberto Cassinelli

Siamo i reali concorrenti di tutte le forze interne del centrodestra. Non ci sentiamo assolutamente subordinati a nessuno, in passato dalle percentuali molto significative abbiamo sempre rispettato gli alleati.

Oggi stiamo lavorando per recuperare il terreno perduto. Riteniamo che anche nel nostro fronte oggi ci voglia un forte rispetto.

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