24 Aprile 2024 13:06

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24 Aprile 2024 13:06

Coronavirus, Italia: positivi in crescita, ma si riduce pressione sanitaria. “67% dei malati a casa con sintomi lievi”

In breve: I guariti raggiungono quota 28470, per un aumento in 24 ore di 1979 unità (ieri erano state dichiarate guarite 2099 persone).

Crescono nuovamente i pazienti positivi in Italia. Sono 96.877, 1615 in più rispetto a ieri (il giorno precedente ieri erano stati 1195 in più). Al contempo, però, si riduce ulteriormente la pressione sanitaria, con un aumento del numero di persone in isolamento domiciliare con sintomi lievi o senza sintomi.

Coronavirus, Italia: “Ulteriore riduzione pressione sanitaria”

Dei 96.877 pazienti positivi, 3605 sono in terapia intensiva, 88 in meno di ieri. 28.399 sono ricoverati con sintomi (-86). La maggior parte dei pazienti affetti da Covid-19, 64.867, il 67% del totale, è in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi. Quest’ultimo dato, nel solo mese di aprile, è cresciuto di 8 punti, dimostrando come stiano aumentando le persone in isolamento domiciliare e diminuendo quelle ricoverate.

Sono 610 i deceduti nelle ultime 24 ore (ieri le vittime erano state 542), arrivando a un totale di decessi pari a 18279.

I guariti raggiungono quota 28470, per un aumento in 24 ore di 1979 unità (ieri erano state dichiarate guarite 2099 persone).

Il numero totale di persone che hanno contratto il virus dall’inizio dell’epidemia è 143.626 (4204 nuovi contagi rilevati nelle ultime 24 ore, ieri erano stati 3836).

I tamponi fatti oggi sono stati 46244 (ieri 51680). Il rapporto tra tamponi fatti e casi individuati è di 1 malato ogni 11 tamponi fatti, il 9,1%.

“Un dato che va rilevato – ha dichiarato Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di Sanità – è che negli ultimi 5 giorni, in quattro occasioni il numero di pazienti ricoverati con sintomi aveva segno negativo.  Per quanto riguarda la terapia intensiva, il calo si è registrato 5 giorni su 5. Questo significa che siamo davanti a una riduzione della pressione sanitaria.

Pur nel numero importante di decessi, ci sono 10 regioni, concentrate nel centro-sud, in cui il numero di decessi è inferiore a 10 unità. Questo è il frutto del successo delle misure di restrizione, oltre che chiaramente delle capacità del sistema sanitario nazionale, che ha fatto fronte a una situazione emergenziale come questa”.

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