25 Aprile 2024 07:42

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25 Aprile 2024 07:42

Coronavirus, Italia: Conte al Senato. “Mascherine fino a vaccino. App su base volontaria”

In breve: Il discorso del premier Conte al Senato.

“L’App per la mappatura di contatti sospetti sarà utilizzabile su base volontaria, ma si tratta di uno strumento essenziale. Faremo in modo che chi non vorrà scaricarla non subirà limitazione sui movimenti o altri pregiudizi”. Lo ha affermato il Premier Giuseppe Conte nel corso dell’informativa al Senato di oggi pomeriggio, per l’aggiornamento sull’emergenza Coronavirus in Italia.

Coronavirus: Italia, il discorso del Premier Conte al Senato

Distanziamento e mascherine

“Bisogna mantenere le misure di distanziamento sociale, promuovere l’utilizzo diffuso dei dispositivi di protezione individuale, fino a quando non saranno disponibili una terapia e un vaccino”.

Reti sanitarie

“Necessario rafforzare le reti sanitarie del territorio come arma principale per combattere il virus. In particolare, rafforzando i servizi di prevenzione, con particolare attenzioni a case di cure, dove si è verificata l’esplosione dei contagi”.

Covid Hospital

“Serve intensificare in tutto il territorio i covid Hospital come strumento fondamentale per la gestione ospedaliera dei pazienti. Le strutture dedicate riducono i rischi di contagio per gli operatori sanitari e dei pazienti”.

Tamponi e test

“Promuovere l’uso corretto dei tamponi e dei test sierologici, utili anche per predisporre un piano nazionale per fotografare lo stato epidemiologico del paese”.

App “Immuni”

“Servirà il rafforzamento della strategia di mappatura di contatti sospetti, il cosiddetto “Contact racing” e teleassistenza. L’immediatezza nell’individuazione dei contatti stretti dei positivi e il loro isolamento è cruciale per impedire potenziali focolai. È uno strumento essenziale per accelerare questo processo. L’applicazione sarà su offerta su base volontaria, non obbligatoria. Faremo in modo che chi non vorrà scaricarla non subirà limitazione sui movimenti o altri pregiudizi”. 

Fase 2

“Per quanto riguarda le misure contenitive adottate dal Governo, ricordo che nelle ultime settimane sono stati attivati due ulteriori Dpcm volti a prorogare il regime restrittivo in vigore. I dati hanno confermato l’efficacia delle misure di contenimento.

Si prospetta davanti a noi una fase complessa. Dobbiamo procedere a un allentamento del regime attuale di restrizioni per le attività produttive e commerciali, dobbiamo fare il possibile per preservare l’integrità e l’efficienza del nostro tessuto produttivo.

I motori del paese devono riavviarsi, ma il riavvio deve avvenire sulla base di un piano ben strutturato, riguarda i trasporti e tutte le attività connesse. Anche per le misure di distanziamento sociale ci saranno alcune modifiche.

Bisognerà continuare a osservare regole limitative nel movimento, che hanno portato a una modifica delle abitudini di vita. Tutte le esigenze mi vengono rappresentate dai cittadini e anche dai parlamentari”.

Riaperture

“Stiamo elaborando un programma di progressive aperture omogeneo sul territorio nazionale che ci consenta di riaprire buona parte di attività produttive e commerciali tenendo però sotto controllo la curva del contagio, in modo da intervenire nel caso successivamente si riinnalzi sopra una certa soglia, soglia che vogliamo commisurata alla specifica ricettività alle strutture ospedaliere dell’area di riferimento.

Deve essere garantito il rispetto dei protocolli. Si tratta di uno dei passaggi più sensibili e più complessi. Un’imprudenza in questa fasa, dettata dalla legittima aspettativa di ripartire, in un momento in cui non è esaurita, ma solo contenuta, la carica del contagio, può compromettere quanto affrontato fin qui”.

Mes

“L’Unione europea e l’Eurozona – ha aggiunto – non possono permettersi di ripetere gli errori commessi nella crisi finanziaria del 2008, quando non si riuscì a dare una risposta comune. E’ un rischio che non ci possiamo permettere di correre perché il fallimento nel produrre una risposta adeguata e coraggiosa provocherebbe un grave danno allo stesso progetto europeo. 

Rifiutare la linea di credito che offre sarebbe un torto agli altri Paesi, ma l’Italia ha bisogno di altro. I criteri del Mes sono inaccettabili per la natura di questa crisi”.

Le parole di Conte hanno scatenato le proteste dell’opposizione che hanno costretto il Premier a interrompere il discorso per alcuni minuti.

“Nell’Unione europea ci sono altri otto Paesi disposti a nuove misure di sostegno economico. Bisogna costruire un Economic Recovery Fund per contrastare la crisi”.

https://www.facebook.com/GiuseppeConte64/videos/910362002769186/

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