25 Aprile 2024 07:57

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25 Aprile 2024 07:57

Coronavirus, Imperia: lo sfogo di Rifondazione Comunista. “Misure diverse a seconda della convenienza politica”

In breve: Queste le dure parole del Patito della Rifondazione Comunista della Provincia di Imperia.

“Il bastone e la carota pare sia la allegoria più utilizzata in questo periodo da molti, specie nei media: Bravi – Italiani – Stronzi. Forse sarebbe il caso di non partire mai per la tangente e semplicemente pretendere il rispetto soprattutto di quelle norme che si prefiggono la difesa degli interessi di tutti e non solo di alcuni, come i comportamenti minimi per limitare i contagi con l’ uso corretto della mascherina in presenza di altri, guanti almeno quando si toccano oggetti e superfici collettive, pulizia, distanziamento fisico – per carità, non distanziamento sociale: le parole sono pietre – … , ecc. ecc. ) – Queste le dure parole del Patito della Rifondazione Comunista della Provincia di Imperia, tramite una nota stampa.

Coronavirus, Imperia: lo sfogo di Rifondazione Comunista

“Resta la fortissima stonatura fra il controllo e la repressione di comportamenti sgraditi come la vendita di chincaglierie per strada o in spiaggia, l’ accattonaggio, l’ ubriachezza molesta o di presenze sgradite come pelli di altro colore, poveracci in genere, … ) in cui si sono espresse in tutti questi anni soprattutto molte amministrazioni di destra – salviniane e non -, impegnando forze dell’ ordine locali e nazionali fino a, in alcuni casi, l’ esercito, (per tacere delle cosiddette ronde padane, che se non fosse per l’ intrinseco significato fascistoide che incarnano sarebbero tutte da ridere), e lo scarso impegno di alcune amministrazioni locali nel pretendere, il rispetto di norme che hanno interesse, mai come in questo caso, universale.

Vuoi vedere che per certe amministrazioni è davvero più pericoloso un negro per strada che un gruppo festaiolo senza mascherina ?

I navigli di Milano hanno avuto l’ onore della cronaca e la conseguente incazzatura del sindaco Sala, ma non è che da noi, da S. Lorenzo a San Bartolomeo, passando per Imperia e Diano Marina, ci sia stata grande dimostrazione di essere Italiani brava gente, e non solo nel passeggio, ma finanche in alcuni supermercati con evidente disprezzo dei lavoratori che continuano a garantirci cibo e consumi essenziali.

Non reclamiamo punizioni esemplari e sanzioni pesanti, ma solo la presa d’ atto dei molti metri e molte misure che spesso si adottano fra pericoli inventati e rischi concreti, a seconda della convenienza politica: alimentare la paura irrazionale dei venditori ambulanti mobilitando contro di essi le forze dell’ ordine, oppure sdoganare le riaperture delle attività economiche ad ogni costo lasciando correre comportamenti a rischio sanitario?”

 

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