25 Aprile 2024 11:06

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25 Aprile 2024 11:06

Coronavirus, Liguria: parlano Toti e Scajola.”18 maggio riaprono negozi, bar, ristoranti, parrucchieri, estetisti. Spiagge, protocollo Inail inapplicabile”

In breve: "Protocollo Inail pone paletti per l'allestimento delle spiagge inapplicabili".

“Lunedì 18 maggio in Liguria apriranno negozi, bar e ristoranti, ove siano in grado di mettersi in regola con le norme di sicurezza, mercati rionali, parrucchieri, estetisti, stabilimenti balneari”. Lo ha confermato nella serata di oggi, 12 maggio, in conferenza stampa, il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti.

Giovanni Toti

“L’epidemia di Coronavirus è costantemente in calo nel nostro territorio. Il numero che più ci rassicura è quello degli ospedalizzati. Sono 40 in meno. Scendiamo sotto quota 400. Anche le terapie intensive continuano la loro discesa, arrivando a 35. Qualche settimana fa eravamo arrivati a sfiorare quota 200. Siamo dunque molto sotto il livello di guardia.

I numeri continuano darci il segnale che siamo sulla strada giusta. Le misure di contenimento sociale, le regole di profilassi, stanno effettivamente dando un loro contributo alla salvaguardia di tutti noi.

Oggi si è parlato molto delle linee guida di Inail per la ripartenza di vari settori dell’economia. Le linee guida sugli stabilimenti balneari ci hanno lasciato con qualche perplessità. Ci auguriamo di trovare al più presto un compromesso tra la tutela della salute e la salvaguardia delle aziende.

Contiamo entro giovedì di mandare a Roma l’elenco delle attività da riaprire in Liguria. E’ nostra intenzione un’apertura importante nella giornata di lunedì 18 maggio. Negozi, bar e ristoranti, ove siano in grado di mettersi in regola con le norme di sicurezza, mercati rionali, parrucchieri, estetisti, stabilimenti balneari”.

Sonia Viale

Non abbassiamo la guardia nonostante i dati positivi. Siamo impegnati in prima linea a raccogliere i dati che servono per la fase 2. Oggi è la giornata mondiale dell’infermiere. Quante volte abbiamo detto grazie ai nostri infermieri e alle nostre infermiere per la luce che hanno portato ai pazienti malati lontani dalle loro famiglie, abbinando le proprie capacità professionali a un’umanità sconfinata? Abbiamo le capacita e le professionalità per incrementare queste figure professionali. Sono 9 mila quelli attivi in Liguria. A loro va il nostro grande ringraziamento. Un grazie anche agli infermieri della Marina Militare e ai sanitari impegnati nelle Rsa”.

Marco Scajola

“E’ giusto fare un chiarimento sulle spiagge. Sono giorni molto caotici. Innanzitutto va detto che spiagge libere sono competenza dei Comuni. Noi, come Regione, vogliamo affiancare i Comuni per gestire le spiagge libere in questo momento di difficoltà, ma non è la Regione a dover intervenire direttamente.

Oggi ho avuto un confronto telefonico con altri assessori regionali. Giovedì è convocato un tavolo nazionale. Avevamo chiesto al Governo, già il 23 aprile scorso, di investire fondi per la gestione delle spiagge libere. Non è mai arrivata alcuna risposta. Il Governo deve impegnarsi per dare risorse straordinarie ai Comuni per la gestione delle spiagge libere. Lo ribadiamo ancora oggi, con forza.

Avevamo chiesto al Governo di inserire nel decreto di maggio un rafforzativo dell’estensione, a 15 anni, delle concessioni marittime. Ebbene, questo punto nell’ultima bozza è sparito. Non abbiamo ancora avuto risposte del perché sia sparito. Il risultato è che i balneari non hanno alcuna certezza  sulle concessioni.

Nella giornata odierna si è molto discusso nel protocollo Inail per la sicurezza sulle spiagge. Per noi è irricevibile, inaccettabile. Pone paletti per l’allestimento delle spiagge inapplicabili. Secondo questo protocollo le spiagge dovrebbero posizionare gli ombrelloni a 5 metri l’uno dall’altro. In Liguria, così facendo, sarebbe possibile posizionare un ombrellone su 4. Gli stabilimenti balneari non avrebbero la possibilità di lavorare. Il 70-75% delle imprese balneari non potrebbero neanche aprire.

Questo pomeriggio ho sentito alcuni colleghi di altre Regioni che condividono le preoccupazioni di Regione Liguria. Noi entro fine settimana stileremo le linee guida per quel che riguarda le concessioni marittime e le spiagge libere, cercando di poter essere di aiuto, dal punto di vista normativo, anche ai Comuni.

C’è grande rammarico per le promesse del Governo non  mantenute. Noi però non molliamo. Mi fa piacere che Regioni anche di diverso colore politico condividano le nostre preoccupazioni. Non si può parlare di rilancio del territorio nazionale, presidente Conte, e poi mettere in ginocchio chi l’economia la porta avanti.

In Liguria, quando si parla di balneari, si parla di 25 mila posti di lavoro, 3.500 imprenditori, oltre 1.200 concessioni demaniali.

Le nostre linee guida? Ragioniamo non su 5 metri di distanza tra un ombrellone e l’altro, ma su un massimo di 2.5-3 metri. Questo garantirebbe la possibilità di rispettare le norme di sicurezza. Davvero non capisco perché nei pullman si possa andare liberamente e nelle spiagge, che sono all’aperto, un luogo sano, ci debba invece essere, da parte di Governo e Inail, questo accanimento che sembra quasi voluto per mettere in difficoltà un settore che ha già patito troppo”.

 

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