29 Marzo 2024 13:41

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29 Marzo 2024 13:41

Viabilità, Regione Liguria scrive ad Autostrade: “preoccupa il piano di chiusure, soprattutto per A10. Occorre revisione, necessario garantire la sicurezza”

In breve: "Il piano di chiusure previsto da Autostrade fino al 14 luglio è destinato ad avere un impatto notevole sui flussi di traffico in Liguria".

Il piano di chiusure previsto da Autostrade fino al 14 luglio è destinato ad avere un impatto notevole sui flussi di traffico in Liguria. Preoccupa in particolare la situazione della A10, dove è prevista l’interruzione temporanea di entrambi i sensi di marcia tra Arenzano e l’allaccio A10/A26 nelle ore notturne. Non sarebbero garantiti neanche i livelli minimi dei servizi di sicurezza: riteniamo necessaria, pertanto, una revisione del piano”. Lo dichiarano il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti e l’assessore alle infrastrutture Giacomo Giampedrone a seguito del piano di chiusure comunicato oggi da Autostrade per l’Italia.

“La situazione del traffico congestionato venutasi a creare a seguito delle chiusure continuative di tratte di rete autostradale – si legge in una lettera indirizzata da Regione alla società concessionaria e alla Prefettura di Genova – ha già sollevato numerose segnalazioni da parte del Commissario straordinario di Alisa, delle pubbliche assistenze, di sindaci dei comuni nonché di diverse associazioni di categoria, con le quali vengono rappresentati i gravi problemi e i disservizi al regolare svolgimento delle attività di emergenza conseguenti alla ben nota attuale situazione compromessa della viabilità autostradale. Con le stesse tra l’altro si comunica la forte preoccupazione, stanti i tempi di percorrenza dilatati per raggiungere i poli sanitari, per garantire adeguati soccorsi con particolare riferimento alle categorie a rischio”.

Le chiusure pianificate, sottolinea ancora la lettera, coincidono “con il fine settimana che presenterà nuovamente notevoli flussi di traffico”. Regione Liguria chiede pertanto “di mettere in atto tutte le azioni possibili, compatibilmente con la pianificazione degli interventi – conclude la lettera – affinché vengano mitigate le conseguenze e le criticità elencate”

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