19 Aprile 2024 01:57

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19 Aprile 2024 01:57

LA SVOLTA. REQUISITORIA DEL PM:”I DUE PENTITI SONO CREDIBILI. MENTONO? ALLORA HANNO STUDIATO LA ‘BIBBIA’ DELL’NDRANGHETA”

In breve: Pm Arena: "Questi due collaboratori sono 'la ciliegina sulla torta' e vanno a riscontrare determinati elementi fondamentali - spiega il pm - Entrambi ci fanno un po' capire come funziona l'ndrnagheta anche a livello storico".

PROCESSO LA SVOLTA  (204)

Imperia. Dopo qualche attimo di tensione durante il processo anti-‘ndrangheta “La Svolta” per uno scontro verbale in aula tra il pm Arena e l’avvocato Bosio, il pm riprende la sua requisitoria analizzando i due collaboratori di giustizia che sono venuti a testimoniare.

Oliverio e Cretarola sono due soggetti diversi l’uno dall’altro, entrambi imputati per gravi reati, serve però una premessa: loro due non sono l’elemente principale del processo. Abbiamo conversazioni, atti, pedinamenti…questi due collaboratori sono ‘la ciliegina sulla torta’ e vanno a riscontrare determinati elementi fondamentali – spiega il pm – Entrambi ci fanno un po’ capire come funziona l’ndrnagheta anche a livello storico”.

Altro elemento importante che avvalora le loro deposizioni è il fatto che i due non hanno mai avuto contatti o collegamenti. Certo, potrebbero essersi inventati tutto, ma prima di iniziare  a collaborare dovrebbero leggersi una ‘Bibbia’ sulla ‘ndrangheta nel ponente ligure. Hanno studiato? Credo di no, avranno altre problematiche da affrontare direi. Non possiamo scordarci che entrambi poi conoscono i Pellegrino, i De Marte e tutti gli altri… se avesse preso notizie in giro, come farebbe a riconoscerli dalle foto? Stessa cosa per Gianni Cretarola che, onestamente, ha dichiarato di non conoscere Giuseppe Marcianò, ma ha riconosciuto tante altre persone che gravitano nel Ponente”.

Sono entrambi soggetti credibili, hanno parlato di fatti personali che si possono sapere solo se quella persona lo conosci davvero, dal tatuaggio con la rosa di Gangemi, all’abitazione di Palamara, ai riti e a delle circostanze che non sono pubblicamente risapute” il pm Arena continua così ad elencare tutti i motivi e le circostanze fondamentali in cui entrambi i pentiti hanno risposto positivamente e non potevano conoscere se non fossero realmente inseriti in un contesto mafioso locale.

Si passa poi all’analisi storica della ‘ndrangheta, analizzando le differenze tra ‘ndrine e locali: “Può sembrare la parte più inutile, è vero, ma non è così perchè sono tutti elementi che serviranno a capire come sono possibili determinate alleanze e dinamiche di politica criminale”.

Il pm Arena inizia così a ricordare alcuni elementi del processo “Colpo della strega” e l’operazione “Crimine-Infinito”  per poi cercare di srotolare, da qui, un filo conduttore ritrovando alcuni elementi che sono comuni a tutti i processi precedenti di ‘ndrnangheta.

 

 

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