25 Aprile 2024 03:14

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25 Aprile 2024 03:14

LA SVOLTA. REQUISITORIA DEL PM ARENA: LA RICOSTRUZIONE DELLA FIGURA DI POTERE DI GIUSEPPE MARCIANO’

In breve: L'indagine si incentra su Giuseppe Marcianò - spiega il pm Arena - Lo abbiamo intercettato in tutti i modi e quindi inevitabilmente degli altri soggetti ne parleremo in sede di riepilogo"

la svolta

Imperia – Prosegue la requisitoria del pm Arena nel processo anti-‘ndrangheta in Liguria denominato “La Svolta”. Con precisione estrema e dovizia di particolari vengono ripercorsi tutti i passaggi e le telefonate intercettate fondamentali per convincere il presidente Luppi e tutta la commissione della colpevolezza dei vari imputati al processo.

L’indagine si incentra su Giuseppe Marcianò – spiega il pm Arena – Lo abbiamo intercettato in tutti i modi e quindi inevitabilmente degli altri soggetti ne parleremo in sede di riepilogo. Lo si conosce come il fratello di Francesco Marcianò, detto Ciccio, al centro dell’indagine Colpo della Strega, ma dopo la sua morte, Giuseppe Marcianò diventa un capo forse di facciata al posto di Palamara come ci hanno segnalato i due pentiti. In ogni caso Peppino è ai vertici e, una conversazione con Rocco Strangio chiarisce ulteriormente questa posizione sottolineando che ‘Vincenzo Marcianò può fare quello che vuole perchè è il figlio di Peppino‘ quindi il figlio del capo. Ci sono poi molte conversazioni in cui Giuseppe Marcianò viene visto come la persona in grado di risolvere qualsiasi problema“.

Lo stesso Vincenzo Marcianò, figlio di Peppino Marcianò, in diverse conversazioni riportate dal pm Arena in aula, attribuisce al padre questo ruolo di capo persino quando “rivendica” il fatto che a 28 anni “là sotto” (in Calabria) si comanda: “Non parliamo di pugnali, morti e quant’altro. Qua si parla di un’associazione a delinquere che è un reato permanente, queste parole sono importanti che vanno interpretate e lette a fondo. Se dicono ‘sotto comandano’ che vuol dire? Lo capiamo tutti”.

Il pm ricorda poi la vicenda del versamento di denaro sulla carta di Vincenzo Marcianò quando Gennaro Cioffi, direttore della banca, dichiara “Ora ti faccio sentire come si parla ai mafiosi” prima di intraprendere una conversazione con la famiglia Marcianò. “Cioffi è stato poi invitato dalla moglie di Marcianò a pranzo, lui non voleva andare, ma la moglie dichiara: “Forse non ha capito, mia marito la vuole vedere ora al ristorante” e a quel punto Cioffi si fa prestare lo scooter e parte. Una volta interrogato dichiara di sapere che, in giro, si diceva che Giuseppe Marcianò fosse capo bastone della piazza”.

Questo discorso – spiega il pm Arena – serve per far capire la posizione e l’atteggiamento di rispetto con cui viene trattato Giuseppe Marcianò. Inoltre, ricordiamo la denuncia per furto della moglie di Federico Paraschiva: per recuperare la refurtiva alle otto della mattina successiva erano a casa di Giuseppe Marcianò che convoca Carlino e dopo un paio di telefonate li manda a Camporosso dove risolvono il problema. Stessa cosa Comite, che vuole risolvere il problema dell’estorsione, ma sono moltissime”.

 

 

 

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