Livia Carli, candidata nella lista Sansa Presidente alle elezioni regionali in Liguria, manifesta il suo sgomento per la chiusura dell’acqua a Imperia, a seguito dell’ennesima rottura dell’acquedotto del Roja.
“Sono allibita, esterrefatta. Cosa sta accadendo – Afferma Livia Carli – Un’intera città senza acqua, bene primario, e non solo.. c’è un fatto ancora più grave: l’ospedale di Imperia sospende l’attività chirurgica. Le sale operatorie si fermano.
Come può essere possibile? Una società che si definisce civile non può accettare che avvengano fatti così gravi.
Il mio pensiero va a chi adesso era in procinto di essere finalmente operato per una malattia grave, la cui operazione aveva subito già ritardi a causa dell’emergenza Covid e che vede ulteriormente prolungato il suo calvario; o a una madre che sta per partorire e che rischia di mettere in grave pericolo la salute del bambino e la propria. E a tutti coloro che sono ricoverati in ospedale in stato di sofferenza e malattia e con loro i famigliari impegnati ad assisterli. Per non parlare del personale sanitario che è già stato messo a dura prova dall’emergenza Covid e che meriterebbe finalmente di potere lavorare in condizioni di sicurezza e tranquillità.
La salute è il bene primario di una comunità. Prendersi cura dei nostri bisogni essenziali dovrebbe essere lo scopo principale da parte di chi amministra la cosa pubblica. Le persone al centro. Questo è il vero fare politico.
Non si può continuare a governare senza un programma preciso, chiaro, trasparente che metta in primo piano i bisogni essenziali. L’acqua è il bene primario. E a maggior ragione in un momento come questo di emergenza sanitaria.
Dobbiamo tutti deciderci a cambiare rotta perché i soldi nostri siano finalmente spesi per per ciò che è veramente necessario, per un interesse pubblico e comune. Per ciò che ci suggerisce il buon senso.
Occorre finalmente provvedere a realizzare una pianificazione seria che si avvalga di professionisti del settore che studino come i lavori vanno affrontati, avvalendosi di tecnici competenti.
Non si può continuare a tacere. Una politica per un bene comune può essere concretamente realizzata. La prevenzione ha sempre costi inferiori rispetto a ciò che poi deve essere speso per arginare i danni. Il bene della polis: questa è la politica”