28 Marzo 2024 19:08

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28 Marzo 2024 19:08

“Basta, me ne vado da Imperia”. Tre volte senz’acqua in un anno: lo sfogo di Samantha. “Troppi disagi per la mia attività, finisce un sogno”

In breve: Samantha Corsetti, 42enne della provincia di Novara, un anno fa ha preso in gestione un bar ad Arma di Taggia e due appartamenti in via Dolcedo a Imperia da affittare ai turisti.

Un nuovo progetto di vita in Liguria trasferendosi dal Piemonte, scommettendo sulla città di Imperia e sulla riviera. Un sogno che Samantha Corsetti, 42enne della provincia di Novara, ha realizzato un anno fa, prendendo in gestione un bar ad Arma di Taggia e due appartamenti in via Dolcedo a Imperia da affittare ai turisti.

Il problema? Il continuo verificarsi di disagi e disservizi rende l’attività un calvario e causa gravi perdite economiche, in un contesto storico-economico già complesso.

Imperia: in un anno tre volte senz’acqua, l’esasperazione di una commerciante

Dopo l’ultima rottura dell’acquedotto avvenuta ieri notte a Imperia, anche gli appartamenti gestiti da Samantha Corsetti (Appartamenti La Fenice) sono rimasti senz’acqua e, al momento (ore 10 di mercoledì 9 settembre), la situazione è rimasta invariata, obbligando la 42enne ad annullare le prenotazioni, perdendo oltre 500 euro in due giorni.

Si tratta dell‘ultima goccia che ha portato all’esasperazione la commerciante, spingendola a decidere di andare al più presto via da Imperia e a ricominciare un nuovo progetto da un’altra parte.

Samantha Corsetti

Siamo venuti in Liguria l’anno scorso dal Piemonte per lanciarci in un nuovo progetto di vita, aprendo un’attività. Abbiamo preso in gestione un bar ad Arma di Taggia e, in più, abbiamo preso due appartamenti in gestione per affitto vacanze, nella zona collinare di Imperia, in via Dolcedo.

Con i proprietari va tutto bene, ma il problema è tutto il resto, in particolare i servizi che dovrebbe garantire il Comune di Imperia. Abbiamo sempre pagato tutto quello che dobbiamo pagare, senza alcun tipo di agevolazione, ma ci sono sempre dei problemi.

Parlando della questione idrica, siamo qui da un anno ed è già la terza volta che rimaniamo senz’acqua. Quella di questi è giorni è la più grave e da noiil problema non è ancora stato risolto. Al momento (ore 10 di mercoledì 9 settembre, ndr) siamo ancora a secco.

Il colmo è stato che ieri quando c’è stata la grave rottura e siamo rimasti progressivamente senza acqua, il Sindaco di Imperia non ha inviato la chiamata istituzionale per avvisare del disagio. Invece, quando la criticità è stata risolta, allora la chiamata è arrivata.

Purtroppo, questa mattina, appena ci siamo alzati alle 5.30, abbiamo visto che mancava ancora, così abbiamo chiamato l’Amat, ma non sapevano niente. Hanno detto che forse dipendeva da un problema alle pompe e che avrebbero verificato. Ho chiamato di nuovo alle 7 e ancora non sapevano darmi una spiegazione. 

Sono andata ad aprire il bar ad Arma e lì finalmente mi sono potuta lavare, mentre in via Dolcedo ancora niente acqua.

Quando c’è stata la prima rottura, due giorni fa, temendo il peggio, abbiamo annullato le prenotazioni per questi giorni (perdendo oltre 500 euro in due giorni), per evitare disagi per i nostri clienti, ma, adesso, tremiamo per le prossime prenotazioni, perchè ancora il problema non è risolto, nonostante le comunicazioni del Sindaco. 

Si rimane molto delusi da una situazione simile. Purtroppo, non ci resta che andarcene. Chiuderemo l’attività a Imperia. Non possiamo andare avanti così. Tra le difficoltà che abbiamo avuto quest’anno, compresa la pandemia, e i continui disagi abbiamo avuto troppe perdite.

Nel frattempo ci trasferiremo ad Arma di Taggia dove abbiamo il bar, ma credo che dopo tutte queste esperienze negative e la disorganizzazione di questa Regione me ne andrò via.

Questa decisione non è solo per il problema idrico, una serie di altre situazioni, dalla mancanza di pulizia a problemi legati sanità”.

 

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