25 Aprile 2024 23:46

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25 Aprile 2024 23:46

LO SCAJOLA INNAMORATO. ECCO LA TESI DIFENSIVA DEGLI AVVOCATI. “HA FATTO TUTTO PER AMORE DI CHIARA”

In breve: "Scajola - scrivono i legali - è l'uomo innamorato che diviene non solo vittima di un sentimento di gelosia nei confronti di questa donna ma che lo vede, anche, totalmente consenziente e sottomesso a qualunque sua richiesta. Cosa c'entra la 'ndrangheta?"

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“Ha fatto tutto per amore di Chiara”. Questa, come riporta “Il Corriere della Sera” la tesi sulla quale si basa tutta la memoria difensiva degli avvocati di Claudio Scajola Giorgio Perroni e Elisabetta Busuito. Nessun collegamento con la ‘ngrangheta, come invece sostenuto dai magistrati di Reggio Calabria che hanno disposto l’arresto dell’ex Ministro (ora ai domiciliari nella sua casa di Imperia, dopo più di un mese di detenzione nel carcere di Regina Coeli) con l’accusa di aver favorito la latitanza dell’ex parlamentare di Forza Italia, marito di Chiara Rizzo (la donna di cui Scajola si sarebbe invaghito secondo i legali) Amedeo Matacena.

LA MEMORIA DIFENSIVA

Veniamo all’unico movente della sua condotta – scrivono i difensori dell’ex ministro -, il solo, unico motivo di tutto quanto egli ha fatto per aiutare Chiara Rizzo, peraltro sempre rimanendo nel lecito. E’ l’invaghimento di Claudio Scajola per questa donna estremamente bella, molto affascinante e, soprattutto, rimasta improvvisamente sola e disperatamente bisognosa di aiuto per qualunque cosa a essere il motore di ogni sua azione. Ed è così che l’affetto nato nel corso degli anni, complice certamente anche il bisogno di aiuto di questa donna al quale lo Scajola non rimane sordo, prende corpo e si trasforma via via in una vera e propria passione“.

Scajola letteralmente stravede” per Chiara Rizzo scrivono gli avvocati dell’ex Ministro. “Scajola è l’uomo innamorato che diviene non solo vittima di un umano e comprensibile sentimento di gelosia nei confronti di questa donna ma che lo vede, anche, totalmente consenziente e sottomesso a qualunque sua richiesta (foss’anche quella di farle da autista!), sia pur sempre rimanendo nell’ambito del lecito. Lui è così pronto ad esaudire le sue richieste, a venire incontro alle sue esigenze, a risolvere qualunque sua necessità, sì da apparire indispensabile ai suoi occhi e poter avere l’occasione di ritagliarsi dei momenti di intimità con lei”.

E’ questa la banalissima, quasi elementare verrebbe da dire, spiegazione che è alla base di tutto ciò che Scajola fa in questi mesi – aggiungo gli avvocati del politico imperiese – Scajola è un uomo invaghito che per questa donna ha perso la testa e di cui diviene estremamente geloso, avendo compreso che la stessa nutriva un interesse per un altro uomo. Cosa c’entra la ‘ndrangheta con tutto questo? Cosa c’entra il dover diventare il referente di un sistema affaristico criminale il comportarsi in questo modo? Nulla, assolutamente nulla”.

I rapporti tra Scajola e Chiara Rizzo si incrinarono, secondo gli avvocati, quando Scajola scoprì che “nella vita di Chiara c’era qualcun altro”. “Ciò – concludono i legali – inevitabilmente influì sull’atteggiamento di Scajola, modificandolo e facendolo allontanare da questa donna che all’evidenza non era sola e disperata come egli aveva creduto. Fu così che i rapporti si raffreddarono e divennero sempre più diradati”.

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