29 Marzo 2024 13:40

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29 Marzo 2024 13:40

Imperia: celebrata Giornata Mondiale del Migrante al Duomo di Porto Maurizio. “Apriamo gli occhi e il cuore” / Foto e video

In breve: La celebrazione della giornata mondiale del rifugiato a Imperia.

Cade oggi, 27 settembre 2020, la 106ª Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato che la Chiesa ha istituito nel 1914 per ogni ultima domenica di settembre.

SIPROIMI Imperia ed A.I.FO. Imperia hanno deciso di celebrare questa ricorrenza con la Messa alla Basilica COncattedrale di San Maurizio, ospitati dal Parroco Don Lucio Fabbris.

Una giornata ricca di emozioni e di momenti di riflessione, attraverso la lettura di preghiere e poesie.

Imperia: celebrata Giornata Mondiale del Migrante al Duomo di Porto Maurizio

Susanna Bernoldi – AIFO Imperia

“È una giornata che la Chiesa ha istituto nel 1914 quando i migranti eravamo noi. Oggi dobbiamo cercare di vivere il Vangelo, non può essere solo parole. Dobbiamo amare e agire con l’accoglienza. Dobbiamo essere consci che tante cause che spingono le persone ad abbandonare tutto sono nostre. La produzione e la vendita di armi, le economie inique, i disastri provocati dal nostro stile di vita. Abbiamo il dovere, che diventa un piacere, accogliere queste persone. Invitiamo ad aprire la mente e il cuore. Non bisogna avere paura di incontrare, perché quando si incontrano gli occhi dell’altro cadono le barriere.

AIFO è impegnata sia in alcuni progetti in Africa, dove ha avviato progetti per prevenire la fuga delle persone loro paesi e il reinserimento dei giovani che hanno tentato la fortuna altrove, sia a livello locale, per l’accoglienza dei migranti in collaborazione con le realtà locali,  l’educazione nelle scuole per far comprendere la ricchezza che culture altre possono offrirci”.

Roberto Corradi, SOPRAIMI Imperia

“Siamo in un periodo in cui “fortunatamente” non siamo eccessivamente sotto i riflettori, per via della pandemia. Le cose vanno avanti. La situazione di emergenza in corso ha inciso molto anche sulle nostre possibilità di organizzare percorsi di integrazione, ma ci siamo rimboccati le maniche per la ripresa, fornendo forza e lavoro ai settori che hanno bisogno, l’agricolo e il turistico.

Molti ragazzi dopo il lockdown sono riusciti a lavorare e fare la loro parte. Siamo stati chiamati anche a fare cose di pubblica utilità. Il periodo del lockdown è stato tranquillo, i nostri ospiti si sono adeguati alle regole, hanno collaborato, non ci sono stati problemi nelle convivenze. Siamo in ripresa. Stiamo aspettando l’onda lunga degli sbarchino che sono continui”.

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