19 Aprile 2024 16:25

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19 Aprile 2024 16:25

Caso TARI in Consiglio, le considerazioni di Imperia al Centro. “Servizio di raccolta tremendamente caro. Amministrazione arroccata sulle proprie posizioni”

In breve: La minoranza aveva deciso di abbandonare l’aula durante l’approvazione della pratica sull’aumento delle tariffe Tari.

“L’ultimo Consiglio Comunale ha scritto una brutta pagina, con l’Amministrazione ancora una volta arroccata sulle proprie posizioni, a difendere una delibera sulle tariffe TARI pasticciata come procedura e sbagliata nel merito – Queste le parole di Imperia al Centro per commentare la seduta del Consiglio Comunale di ieri mercoledì  30 settembre. La minoranza aveva deciso di abbandonare l’aula durante l’approvazione della pratica sull’aumento delle tariffe Tari.

Consiglio Comunale: approvazione TARI le considerazioni di Imperia al Centro

“Le tariffe registrano un aumento fra il 10% e il 15%, a seconda delle categorie, che si va a sommare all’aumento di circa il 20% già registrato nel 2019, primo anno di introduzione del servizio di raccolta porta a porta. L’Amministrazione non ha voluto (chissà perché) seguire le disposizioni del Decreto Cura Italia, che consente di applicare le stesse tariffe del 2019 rimandando eventuali conguagli al futuro.

Perché le tariffe 2020 aumentano? Semplice: perché il cervellotico servizio di raccolta utilizzato è tremendamente caro! L’esame della contabilità del Comune 2020, ancorché provvisorio, è chiarificatore: guardando solo le voci principali, risulta che sono già impegnati nei capitoli dell’ambiente la bellezza di euro 9.959.815 per spese dell’appalto De Vizia, 1.693.127 per la discarica e 353.906 per aggi riscossione, per un totale, già ad oggi, superiore ai 12 milioni di euro. Considerando che siamo soltanto a ottobre, e che manca nel conto una quota del costo del personale comunale dei servizi ambiente e tributi (stimabile in circa 300.000 euro) e altre voci minori, è facile comprendere che il gettito complessivo TARI di euro 12.848.000 non dipende dalla necessità di ripagare fantomatici crediti del passato, ma basterà a malapena a coprire i costi 2020 di un servizio tanto inefficiente quanto esoso.

Con questo si spera di porre fine al penoso il tentativo della maggioranza di incolpare l’amministrazione precedente, imputando l’aumento delle tariffe ai crediti alle imposte non incassate nel periodo precedente e nascondendosi dietro ai meccanismi tecnici di costruzione del PEF (Piano Economico Finanziario) alla base della TARI.

Precisiamo che come Imperia al Centro siamo da sempre favorevoli al sistema di raccolta porta a porta, che è il modo migliore per sensibilizzare e responsabilizzare i cittadini e che potrà consentire l’applicazione della c.d. “tariffa puntuale”, per cui ciascuno pagherà per i rifiuti che conferisce, non più sulla base dei metri quadri o delle persone residenti nell’alloggio.

La raccolta porta a porta, dopo una prima fase introduttiva, può portare dei risparmi ma deve essere affinata stimolando la collaborazione della cittadinanza, rendendola partecipe dei successi ambientali e gratificandola con le riduzioni tariffarie che si ottengono con la diminuzione dei costi di discarica e con la rivendita delle matrici differenziate. Per ottenere questo risultato è necessario coinvolgere i cittadini organizzando incontri, avere la pazienza di spiegare e saperli ascoltare, ma purtroppo questa Amministrazione altezzosa e autoreferenziale ha imposto dall’alto la dittatura dei mastelli.”

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