2 Maggio 2024 06:18

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2 Maggio 2024 06:18

MOZIONE DI SFIDUCIA DELL’ASSESSORE PODESTÁ – GIANFRANCO GROSSO (IBC): “ABBIAMO RIMANDATO L’AMMINISTRAZIONE A SETTEMBRE”

In breve: Grosso: "Ci siamo mossi con intenti propositivi abbiamo chiesto al Sindaco di impegnarsi pubblicamente a potenziare tale delicato Settore comunale, ricevendo da quest’ultimo rassicurazioni in Consiglio, rassicurazioni che ci hanno responsabilmente convinti ad aspettare ancora prima di chiedere la testa di un Assessore..."
Imperia Bene Comune Servalli, Grosso, Indulgenza, Nattero, Mij
Da sinistra: Mauro Servalli e Gianfranco Grosso

IMPERIA – Il gruppo consiliare di Imperia Bene Comune spiega le motivazioni che l’hanno portato ad astenersi sulla mozione di sfiducia dell’assessore all’ambiente Nicola Podestà, presentata dal Movimento 5 Stelle.

“Imperia bene Comune, come il Movimento 5 Stelle,  – scrive il capogruppo Gianfranco Grosso – da settembre incalza l’Amministrazione Comunale sulle priorità e le problematiche dell’appalto rifiuti, indicando anche possibili soluzioni amministrative in merito. Nel mese di febbraio in consiglio comunale abbiamo spiegato a tutti i cittadini quanto paga la comunità e quanto ha pagato sinora per il mancato raggiungimento  degli obiettivi percentuali di raccolta differenziata: circa 7 milioni di Euro in 6 anni. Detto ciò Imperia Bene Comune ritiene che le responsabilità per le gravi problematiche emerse vadano equamente suddivise tra l’Amministrazione Strescino di centrodestra, che quest’appalto ha predisposto e messo in gara, approvato da tutte le forze politiche tranne SEL e Rifondazione Comunista, e l’Amministrazione Capacci che non riesce a farlo decollare per evidenti difficoltà esecutive e organizzative, oltre che per la superficialità e la poca competenza dimostrata sino ad ora  dall’assessore Podestà.

Ora, per una forza di opposizione nulla di più facile che gridare allo scandalo, promuovere azioni di sfiducia verso tutto e tutti e trasformare il disagio cittadino nel caos più assoluto. Invece Imperia Bene Comune, che ha veramente a cuore gli interessi dei cittadini e il risultato finale di un’azione attenta e incalzante di un’opposizione responsabile, ha scelto di non accettare la strada del dissenso a prescindere, ma piuttosto quella del dissenso costruttivo, individuando pubblicamente le vere problematiche e chiedendone al Sindaco pubblicamente  la risoluzione. 

Noi crediamo che per tentare di mettere a regime l’appalto rifiuti, al di là di un Assessore più competente, sia necessario riorganizzare burocraticamente il Settore Ambiente del Comune,  potenziandolo con professionalità adeguate, con unità aggiuntive di personale, con una più attenta riorganizzazione del lavoro interno e della relative risorse finanziarie disponibili, dal momento che tale settore non ha solo da affrontare la problematica Tradeco ma anche l’annosa gestione del Depuratore. 

In questo senso ci siamo mossi e con questi intenti propositivi abbiamo chiesto al Sindaco di impegnarsi pubblicamente a potenziare tale delicato Settore comunale, ricevendo da quest’ultimo rassicurazioni in Consiglio, rassicurazioni che ci hanno responsabilmente convinti ad aspettare ancora prima di chiedere la testa di un Assessore o ancora più logicamente del Sindaco, dal momento che nel suo programma elettorale l’ambiente è tra i primi punti programmatici.

L’astensione del mio gruppo nasce quindi da ciò: “abbiamo rimandato l’Amministrazione a settembre” sulla materia rifiuti e ambiente in genere, non ritenendo equa la sfiducia né adeguata una nostra difesa del Sindaco. 

Permettetemi poi una piccola parentesi polemica verso il Movimento 5 Stelle: le forze politiche che Imperia Bene Comune rappresenta, SEL e Rifondazione Comunista, non necessitano di alcuna lezione in merito al proprio ruolo di opposizione, avendo svolto sempre con onestà, coerenza e competenza il proprio dovere in Consiglio Comunale, dovere che si è tramutato in quella importante e costante denuncia cittadina contro il potere scajolano che oggi può consentire a tutti noi di avere una città più libera, più dignitosa e meno servile, sempre che lo si voglia”.

 

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