29 Marzo 2024 06:46

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29 Marzo 2024 06:46

Covid, Imperia: a lezione nelle scuole semivuote, parlano gli studenti. “Atmosfera surreale. Manca il contatto umano” / Foto e video

In breve: Le opinioni degli studenti dopo il ritorno della didattica a distanza (al 75%) nelle scuole.

Con il nuovo DPCM, firmato dal premier Giuseppe Conte domenica 25 ottobre, alla luce dell’aumento dei contagi da Coronavirus, le scuole in tutta Italia sono dovute tornare ad adottare la didattica a distanza. Rispetto alla prima ondata dell’emergenza sanitaria, il provvedimento non è totale, ma riguarda il 75% delle lezioni.

Gli studenti, quindi, a partire dalla giornata di martedì, sono tornati a scuola a scaglioni, trovandosi a fare lezione in istituti semivuoti, in un’atmosfera “surreale”, come loro stessi affermano. Al Liceo Vieusseux, ad esempio, ieri si trovavano in sede solamente le classi quinte.

Covid, Imperia: a lezione nelle scuole semivuote, parlano gli studenti

Un provvedimento molto discusso in questi giorni in tutta Italia e sul web, poiché giudicato da una parte necessario, dato il rischio di contagio per assembramenti specialmente negli orari di entrata e uscita dalle scuole e sui mezzi pubblici, dall’altro troppo penalizzante per gli studenti, che devono rinunciare nuovamente alla didattica in presenza.

Gli inviati di ImperiaPost hanno quindi chiesto l’opinione sull’argomento ai diretti interessati. Ecco come hanno risposto.

“L’atmosfera è quasi surreale – racconta uno studente Stare parecchi giorni a casa e poi uno a scuola è anche un po’ pesante.

Io personalmente speravo di essermelo lasciato alle spalle. Sono in quinta e l’esame da preparare è meglio in presenza.

La cosa che manca di più è la normalità, proprio questa situazione sia a scuola che in giro è venuta a mancare la spontaneità delle cose. Noi dobbiamo solo prendere le cose come sono e andare avanti.

Pensandoci è difficile trovare un’altra soluzione. Forse sarebbe stato meglio se avessero lasciato le cose correre di più”.

Il nuovo DPCM a me ha suscitato molta tristezza –afferma una studentessa – Oggi è la prima volta che siamo venuti a scuola da soli e la scuola era praticamente vuota. Siamo abituati a vedere tutti gli studenti, è stato abbastanza triste.

Venire la mattina e vedere il plesso vuoto mette tristezza.

Gli autobus sono completamente pieni tutti i giorni, ma hanno chiuso ad esempio le palestre dove invece si sta a distanza”.

“Secondo me così è meglio – dichiara un altro giovane c’è meno gente, c’è più tranquillità. Mi sento più sicuro a livello di rischio di contagio. Io sto sempre attento, non vado nei posti affollati. Sicuramente è un provvedimento utile. Purtroppo fare lezione a distanza ha i suoi vantaggi e svantaggi. C’è il rischio che stiamo tutto il tempo a casa e per noi che siamo in quinta ci sono degli aspetti negativi”.

“Speriamo che sia utile – afferma una studentessa – almeno torneremo il prima possibile a uscire e a fare tutto quello che facevamo prima. Cosa mi manca di più? Non avere un contatto umano.

La scuola vuota? Terribile, non incontri più nessuno, i corridoi sono vuoti. Ma se questo vuol dire che torneremo presto alla normalità, va bene così”.

“Io me l’aspettavo che saremmo tornati alla didattica a distanza con tutti i contagi che salivano – racconta un altro studente – Sicuramente ci sono posti altrettanto pericolosi, la scuola è tra questi. Chiunque può essere contagiato, sull’autobus o in classe, dato che siamo in 20/30 in classe. Tanti amici vengono in autobus e sono stretti e ammassati in uno spazio chiuso, anche se con le mascherine”.

“La stiamo vivendo male in particolare noi di quinta che abbiamo l’esame – aggiunge un altro ragazzo – Dopo un anno di dad la situazione è critica. Quindi sono abbastanza contrario.

A scuola si respira un’atmosfera di tensione, si vive male il tutto. Ce l’aspettavamo il ritorno alla didattica a distanza”.

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