8 Maggio 2024 02:10

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8 Maggio 2024 02:10

Covid, Imperia: studenti, sit in di protesta in Viale Matteotti. “Nelle scuole non va tutto bene. Azzolina dimettiti!”

In breve: Sit in di protesta, questa mattina, del Collettivo Studentesco "Da studenti a studenti" in Viale Matteotti, davanti alla sede del Provveditorato agli Studi.

Sit in di protesta, questa mattina, del Collettivo Studentesco “Da studenti a studenti” in Viale Matteotti, davanti alla sede del Provveditorato agli Studi. Gli studenti hanno affisso uno striscione sul quale campeggia la scritta “Nelle scuole non va tutto bene. Azzolina dimettiti!!”.

Imperia: misure anti-covid nelle scuole, studenti protestano

Il Collettivo ha anche inviato una nota stampa ai giornali per spiegare le ragioni della protesta inscenata questa mattina.

“In questi mesi – si legge – gli studenti sono rimasti a guardare le scellerate manovre di un ministero che non ha mai nemmeno provato a garantire un’istruzione di qualità e dunque il diritto allo studio. Nella fase del rientro, che chiamano in ‘sicurezza’, noi studenti abbiamo visto le pessime condizioni delle strutture scolastiche, l’impossibilità di accedere ai laboratori (essenziali nella didattica dei tecnici e dei professionali) o alle palestre (perché spesso trasformate in aule), la mancanza di professori e soprattutto la grave carenza nei trasporti.

Con l’aggravarsi della pandemia ci viene riproposta la didattica a distanza, seppur con modalità differenti; queste sono solo soluzioni temporanee di emergenza e non risolvono il problema alla radice, rendendo il diritto allo studio sempre più minacciato. La dad inoltre deve essere necessariamente accompagnata da comodati d’uso degli strumenti essenziali per seguire le videolezioni: quasi uno studente su quattro non ha gli strumenti per seguire le lezioni online.

Questo vuol dire garantire il diritto allo studio? Al fine di garantire questo fondamentale diritto, noi studenti pensiamo che sia essenziale che le istituzioni ascoltino le nostre richieste, per discutere assieme delle criticità maggiori della scuola. Che la scuola riparta dagli studenti!”.

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