19 Aprile 2024 20:13

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19 Aprile 2024 20:13

Covid: la Liguria resta zona arancione, bar e ristoranti ancora chiusi. Ministro Speranza firma ordinanza

La Liguria resta arancione. Lo ha stabilito il Ministro della Salute Roberto Speranza con apposita ordinanza. Restano dunque in vigore tutte le principali norme anti-covid, con bar e ristoranti chiusi, divieto di spostamento tra comuni e coprifuoco dalle 22.

Covid: Liguria resta zona arancione

L’indice Rt, in Italia, è sceso a 1.18, un netto miglioramento rispetto alle scorse settimane. Lo stesso vale per la Liguria, il cui indice Rt è sceso sotto il livello di guardia, ovvero sotto l’1. 

Più in generale, nessuna regione italiana cambierà colore in questa settimana (unico dubbio l’Abruzzo). Bisognerà a questo punto aspettare la prossima per poter vedere dei cambiamenti significativi. Per quel che concerne la Liguria, dunque, non c’è stato il tanto temuto passaggio a zona rossa, come predetto dai principali quotidiani nazionali. L’auspicio, espresso anche dal Presidente Giovanni Toti, è di un ritorno, in tempi brevi, in zona gialla.

Covid: Liguria zona arancione, ecco cosa cambia

  • è vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dai territori, salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. Sono comunque consentiti gli spostamenti strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza nei limiti in cui la stessa è consentita. E’ consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza;
  • b) È vietato ogni spostamento con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili in tale comune.

  • c) sono sospese le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie), ad esclusione delle mense e del catering continuativo su base contrattuale a condizione che vengano rispettai i protocolli o le linee guida diretti a prevenire o contenere il contagio. Resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto, nonché fino alle ore 22 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze. Restano comunque aperti gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande siti nelle aree di servizio e rifornimento carburante situate lungo le autostrade, negli ospedali e negli aeroporti, con obbligo di assicurare in ogni caso il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro.

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