5 Maggio 2024 12:08

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5 Maggio 2024 12:08

ECCO IL NUOVO SETTORE GIOVANILE DELL’IMPERIA CALCIO. ALLA GUIDA LUCA ODDONE/TUTTE LE NOVITÀ

In breve: Al progetto lavoreranno Mario Martino e Paolo Semeria. "'Vieni da noi perché da noi le cose sono ben fatte'. È questo il messaggio che vogliamo passi. Organizzeremo un torneo internazionale per dar modo ai nostri ragazzi di confrontarsi con altre realtà"
Luca oddone
Luca oddone

IMPERIA – Questa mattina Luca Oddone, nominato responsabile tecnico del settore giovanile non agonistico dell’Imperia Calcio ha presentato alla stampa il progetto che lo vedrà guidare la crescita delle nuove leve neroazzurre.

“Siamo arrivati a questo punto partendo da lontano – ha esordito Oddone – Da due anni Paolo (Semeria, ndr) mi chiedeva di lavorare insieme, ma essendo sempre fuori per lavoro non avevo mai potuto prendere in seria considerazione la proposta. Ora che invece le cose sono diverse. Ho visto che la società è in mano a gente che conosce il calcio e ho pensato dunque di occuparmi del settore giovanile, anche per via dell’accordo con la Samp (società con la quale Oddone ha collaborato come responsabile del Samp Camp, ndr)”.

“L’accordo con l’Imperia Calcio si basa su alcuni principi fondamentali. Innanzitutto la gestione autonoma sotto il profilo economico, perché troppo spesso i settori giovanili sono visto con serbatoi economici per la prima squadra ed è forse anche per questo che in Italia faticano a decollare. Ritengo che questo aspetto possa portate vantaggi anche alla prima squadra, con una base più solida”.

“Insieme a me lavoreranno in questo progetto Mario Martino, che si occuperà di comunicazione, di rapporti con l’esterno e con le famiglie, e Paolo Semeria, che curerà tutti gli aspetti logistici. Io sarò invece il referente tecnico”.

“Con questo progetto, a mio modo di vedere, non invaderemo nessun territorio. Sino ad oggi il settore giovanile dell’Imperia era stato seguito come si poteva, in quanto la società aveva tante altre cose a cui pensare. Credo che andremo a riempire un vuoto. Non ragioneremo pensando di essere i migliori, perché non appartiene al mio stile. Avremo grande rispetto per le società limitrofe, ma devo dire che si è perso il concetto delle società guida, che un tempo erano Imperia e Sanremese. Il blasone non deve essere un vincolo, ma una risorsa”.

“Si parte da una buona base. Ci sono ottime risorse che vanno riorganizzate. Questo è l’obiettivo del primo anno. Vogliamo inoltre consolidare i rapporti con le famiglie, che sono circa 120 e questo non è un dato da sottovalutare. Imperia ha ottime strutture, soprattutto se sarà presto nuovamente disponibile Dolcedo”.

“‘Vieni da noi perché da noi le cose sono ben fatte’. È questo il messaggio che vogliamo passi. Il nostro obiettivo, poi, ovviamente, è quello di portare i giovani in prima squadra. Per farlo non faremo stravolgimenti. Confermeremo quasi interamente il settore tecnico, perché ha lottato molto in questi anni ed è giusto che abbia una chance. Sono tutte persone motivate, con grande passione. In questo primo anno affinerò la loro conoscenza e poi potrò eventualmente esprimere valutazioni. Sono comunque convinto che non ci siano tecnici più bravi, perché l’attaccamento alla maglia e la passione sono elementi fondamentali”.

“Nell’accordo c’è anche l’ipotesi di organizzare almeno un torneo internazionale come vetrina per il lavoro dei ragazzi e dei loro allenatori. Vogliamo offrire ai ragazzi l’opportunità di confrontarsi con realtà diverse”.

“Punteremo anche sul reperimento delle risorse economiche attraverso sponsorizzazioni, perché ci aiuterà a migliore il livello qualitativo del servizio, una garanzia per le famiglie. I soldi versati dalle famiglie per l’iscrizione dei propri figli rimarranno nel settore giovanile e questo credo sia da parte nostra un discorso di grande onestà e professionalità”.

“Nessuno nasce fenomeno, neanche chi come me ha avuto la fortuna di giocare a certi livelli. Sono sicuro che se lavoreremo in maniera onesta e trasparente, porteremo il settore giovanile dell’Imperia Calcio nuovamente ai livello che gli competono. Ci saranno obiettivi tecnici per ogni leva ogni anno. Il mio compito sarà quello di supervisionare i tecnici, ma tutto il resto dovranno farlo loro”.

“Un punto sul quale sarò molto attento è quello relativo al comportamento morale di tutti i componenti del settore giovanile. I ragazzi hanno bisogno di sentirsi parlare e non urlare. Se non si hanno indicazioni da dare piuttosto si rimane in silenzio. Il calcio è fatto anche di queste cose. In un torneo a Bogliasco, con le squadre affiliate alla Sampdoria, il ragazzi del 2001 dell’Imperia mettevano le borse a posto dopo ogni partita. Sembra una banalità, ma così non è. C’erano ragazzi che buttavano le borse dappertutto. Importante è anche la preparazione motoria. I ragazzi devono innanzitutto muoversi in maniera corretta. Il mio obiettivo è che si ricordino di noi allenatori quando cresceranno, vorrà dire che gli abbiamo lasciato qualcosa”.

“Io sono nato e cresciuto a ?Imperia. Ho avuto la fortuna di giocare nell’Imperia, di esserne il capitano e di allenarla, giovanili e prima squadra. Mio padre è stato, a detto di molti, una delle bandiere dell’Imperia. Non mi interessa la visibilità. Dopo questa conferenza, rimarrò a disposizione, ma penserò solo a fare il mio lavoro. Ho fatto questa scelta esclusivamente per una questione di passione per questi colori. Ho sentito delle critiche. Spiace, perché non sono quanti ex giocatori possano vantare un’imperiesità come il sottoscritto. Questo vorrei fosse un dato di fatto da non discutere”.

“Mi viene rinfacciato di aver giocato nella Sanremese, ma con la Sanremese ho avuto la possibilità di giocare in Prima Divisione e di fare esperienza. Esperienza che oggi spero di poter trasmettere ai più giovani. Il concetto che deve passare è che andiamo a lavorare e che l esperienze che abbiamo avuto le metteremo a disposizione dei ragazzi. C’è troppa superficialità nelle valutazioni ed è forse per questo motivo che l’Imperia è arrivata a questi punti. Bisogna elevare un po’ i livelli dei contenuti”.

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Paolo Semeria
Paolo Semeria

 

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