28 Marzo 2024 10:57

Cerca
Close this search box.

28 Marzo 2024 10:57

Rally: il navigatore imperiese Guido D’Amore con il pilota Umberto Scandola conquista una tappa del WRC. Prima volta per gli italiani dopo 12 anni

In breve: Per trovare un precedente a un’impresa simile, fra i piloti italiani, bisogna scorrere indietro l’albo d’oro del WRC fino al 2008

È un orgoglio anche imperiese la conquista, dopo 12 anni, di una prova speciale del Mondiale Fia Wrc. A fianco del pilota Umberto Scandola sulla Hyundai NG i20 di classe Wrc3, c’era infatti il navigatore Guido d’Amore, “Gillo” per gli amici, di Costa d’Oneglia. Un professionista dal cuore immenso, come la sua passione per i motori.

La vittoria della prestigiosa “speciale” è arrivata, fra l’altro sabato 5 dicembre, nel giorno del 36° compleanno di Umberto Scandola all’Aci Rally Monza. Il pilota veronese si è imposto, davanti al francese, sei volte iridato, Sébastien Ogier. Per trovare un precedente a un’impresa simile, fra i piloti italiani, bisogna scorrere indietro l’albo d’oro del WRC fino al 2008, quando il colpo riuscì in Turchia a Gigi Galli.

Scandola e D’Amore nella loro impresa sono stati avvantaggiati da una scelta coraggiosa: sono stati infatti l’unico equipaggio a decidere di montare sulla vettura le gomme da neve e questo ha contribuito a fare la differenza in uno sport che non perdona debolezze e aiuta solo gli audaci. Poi, c’è il grande affiatamento che si è creato fra Scandola e D’Amore nel corso dei diversi anni insieme, fin dai tempi della Skoda ufficiale.

Il trionfo italiano e (lasciatecelo dire) imperiese, è arrivato nella Prova Speciale 11 Gerosa 2, sulle montagne della Bergamasca e vale ancor di più se si pensa che, senza nulla togliere, la Hyundai NG i20 di Rally2 iscritta alla classe Wrc3 di Scandola e D’Amore è certamente una macchina meno performante delle Wrc Plus condotte dai piloti che lottano per il titolo Mondiale della classe regina.

Scandola e D’Amore, due campioni di rally e di vita. Un orgoglio anche imperiese

Semplice e umile, come sempre il commento di questi due campioni di rally e di vita: “Abbiamo osato, cercando di cogliere un’occasione ed è andata bene”. Del resto, chi conosce questa incredibile coppia, ormai è abituato allo loro semplicità e al loro equilibrio. Un vero e proprio stile di vita.

“Gillo” D’Amore, in particolare, concilia il lavoro nell’impresa di famiglia (una ditta di marmi e rifiniture di interni con sedi a Imperia e Andora) con la passione per il volo in elicottero (che pilota in prima persona), con il volontariato in Protezione Civile e naturalmente con il rally, vissuto da professionista (uno dei pochissimi ad avere questo ruolo in Italia). Appunto, un orgoglio imperiese.

Condividi questo articolo: