20 Aprile 2024 06:17

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20 Aprile 2024 06:17

Covid, Liguria: parla Toti. “Epidemia in continua discesa. Meno di 900 ricoverati nei nostri Ospedali”

In breve: "I numeri dunque ci tranquillizzano: la Liguria si conferma una delle regioni con le migliori performance del Paese, seconda solo alla Sardegna".

“Continua la discesa del Covid in Liguria, confermando il trend delle ultime settimane. Oggi in particolare scendiamo sotto la soglia dei 900 ricoverati nei nostri ospedali, 700 in meno rispetto al picco della seconda ondata registrato il 18 novembre scorso. Sono stati effettuati complessivamente circa 8800 tamponi tra molecolari e antigenici, con 340 nuovi positivi registrati oggi. I numeri dunque ci tranquillizzano: la Liguria si conferma una delle regioni con le migliori performance del Paese, seconda solo alla Sardegna”. Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti che questa sera ha fatto il punto dell’emergenza Covid in Liguria.

Per quanto riguarda la situazione negli ospedali, il presidente Toti ha spiegato che “oggi abbiamo 887 ricoverati, 20 in meno rispetto a ieri. Scendono anche i pazienti in terapia intensiva. Il calo dei pazienti ricoverati è omogeneo in tutto il territorio, ad eccezione delle Asl2 e Asl5, dove abbiamo avuto alcuni cluster chiusi specifici, individuati e prontamente isolati e sotto controllo. Prosegue l’attività di dimissioni dei pazienti covid anche all’ospedale Evangelico che non appena possibile tornerà interamente a svolgere attività in elezione, conclude.

Cluster ASL2

Ospedale San Paolo – Savona

Il 7 dicembre scorso presso il reparto di Medicina un paziente asintomatico è risultato positivo al tampone effettuato in dimissione. Una ulteriore positività, sempre in un paziente asintomatico in dimissione, si è verificata l’8 dicembre.

Asl2 ha immediatamente disposto la sanificazione straordinaria delle stanze di degenza, degli spazi operativi e delle aree comuni e, in accordo con il Direttore delle Malattie infettive, anche l’effettuazione di un tampone di “screening” su tutti i pazienti ricoverati nella struttura di degenza. L’attività di screening ha fatto rilevare 12 pazienti positivi asintomatici, rendendo necessario il loro trasferimento presso le aree di degenza riservate ai pazienti Covid, l’isolamento preventivo dei pazienti risultati negativi al tampone di screening e l’attivazione dell’isolamento domiciliare per i pazienti dimessi nei giorni precedenti. Tutto il personale operante nel reparto è stato sottoposto a diagnosi molecolare. In via precauzionale, in attesa dell’esito del tampone molecolare degli operatori, i ricoveri presso la struttura di degenza sono stati momentaneamente sospesi.

Residenza protetta Suarez di Calizzano

Dalle indagini effettuate si presume che il caso indice sia un fisioterapista della struttura. Il 7 dicembre sono stati sottoposti al tampone molecolare tutti i 60 ospiti della struttura e i 32 operatori. Sono risultati positivi 17 ospiti mentre, per quanto concerne gli operatori, sono risultati 2 indeterminati e 2 positivi.

Il 10 dicembre 6 ospiti hanno fatto accesso al P.S. dell’Ospedale Santa Corona e, successivamente, sono stati ricoverati presso il reparto di Malattie Infettive dell’Ospedale di Albenga. Inoltre alcuni ospiti sono stati traferiti o sono in attesa di trasferimento presso la struttura dedicata “RSA Noceti“.

Ieri, 11 dicembre, sono stati eseguiti tamponi antigenici rapidi alla totalità degli ospiti risultati negativi in occasione dell’indagine molecolare: si sottolinea la positività di tre ospiti precedentemente risultati negativi.
Il 17 dicembre è prevista l’esecuzione dei tamponi molecolari di controllo in 10ª giornata.

Oggi, 12 dicembre, è previsto l’ intervento di medici GSAT per visite ad anziani e supporto al personale.

Cluster ASL 5

Ospedale Sant’Andrea della Spezia

A fronte del riscontro di positività di 2 pazienti nel reparto di Medicina interna, i pazienti sono stati trasferiti dal Sant’Andrea al San Bartolomeo di Sarzana. Tutto il personale (medico e comparto) è stato sottoposto a tampone.

Filippo Ansaldi: responsabile Prevenzione Alisa

“Anche questa settimana si conferma l’andamento simile alle settimane precedenti, con una diminuzione dell’incidenza, pari a 1/3 in meno rispetto alla settimana precedente. Oggi è arrivato il report n.30 del Ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità: il dato sulla qualità è confortante, l’Rt medio della Liguria è a 0,68, notevolmente diminuito rispetto al picco di novembre.

Osserviamo una situazione costante di accessi ospedalieri negli ultimi 15 giorni: questo è determinato dall’aumento dell’età media dei nuovi casi, registrato negli ultimi due mesi. Questo determina una maggiore necessità di ospedalizzazione e una maggiore difficoltà ad effettuare le dimissioni”.

Angelo Gratarola: responsabile Dipartimento interaziendale regionale Emergenza-Urgenza

“Anche questa settimana abbiamo registrato un progressivo calo nei Pronto soccorso liguri dove il numero di passaggi è relativamente basso con un numero di pazienti Covid molto contenuto. Calano in modo netto e costante anche i pazienti in terapia intensiva, con un andamento più lento a causa della complessità dei casi.
Mano a mano che vengono liberati i letti destinati ai pazienti Covid, tutti gli ospedali attuano un piano di riconversione, anche nelle terapie intensive, per poter gestire i malati non Covid. In particolare al San Martino è in atto un piano di recupero dell’attività chirurgica, soprattutto di tipo oncologico. Con un piano straordinario di abbattimento delle liste attesa cerchiamo di recuperare l’attività ordinaria che aveva necessariamente rallentato durante il picco pandemico di novembre”.

Matteo Bassetti: direttore Clinica Malattie Infettive Ospedale Policlinico San Martino

Anche questa settimana abbiamo avuto più dimissioni che ricoveri: è occupato il 60% dei 60 posti letto complessivi del reparto.

Continua anche la collaborazione con i medici di medicina generale attraverso il sistema Poliss: dall’inizio della collaborazione sono arrivati 18 pazienti con ingressi in ‘fast truck’ quindi direttamente in reparto senza transitare dal pronto soccorso. Ci sono anche diversi pazienti sotto osservazione al domicilio grazie alla collaborazione dei medici di medicina generale con gli specialisti della Clinica di Malattie infettive.

Dalla comparazione dei dati relativi a due periodi, il primo dal 24 febbraio al 30 maggio e il secondo dal 30 agosto a fine novembre, è emerso che nel primo periodo abbiamo avuto 285 malati ricoverati, 261 nel secondo. Età media 68 anni nel primo periodo, 66 nel secondo, quindi senza differenze significative.

Giorni dall’esordio dei sintomi al ricovero ospedaliero, nel primo periodo erano 7 giorni, nel secondo 8 giorni. Il dato più significativo riguarda la mortalità complessiva, nel primo periodo sono morti 60 pazienti su 285 malati (21% mortalità) mentre nel secondo periodo abbiamo avuto 27 decessi su 261 ricoveri (mortalità al 10%).

L’altro dato significativo è relativo alla durata della positività del tampone, che è passata da 11 giorni in media nel primo periodo a 9 giorni nel secondo periodo osservato, con una riduzione del 20% della durata della positività al tampone.

È evidente una decisa riduzione della letalità del 50% e della durata del tampone positivo: questo è avvenuto grazie all’efficacia delle terapie cui sono stati sottoposti i pazienti nella Clinica di Malattie Infettive del Policlinico”.

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