24 Aprile 2024 04:48

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24 Aprile 2024 04:48

Covid, Liguria: “Zona gialla o arancione? Prossima settimana decisiva. Incidenza contagi in ASL1 più alta della Regione, anche per vicinanza a Francia”

In breve: Le dichiarazioni del Presidente della Liguria Giovanni Toti.

“La prossima settimana, a partire da venerdì 12, entriamo nella fase operativa di protezione dei 160 mila over 80 presenti in Liguria. Tra i primi a vaccinarsi, a fare da testimonial per incentivare alla vaccinazione, ci sarà Renzo Piano. Fino al 17 febbraio si procederà a chiamata in base a una serie di valutazione decise da Alisa e dalle Asl. Sarà una vaccinazione che riguarderà alcune migliaia di unità”. Il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti fa il punto sulla situazione Coronvirus e vaccini in Liguria.

Covid: Liguria, le dichiarazioni di Giovanni Toti

“Da lunedì 15 cominceranno le prenotazioni vere e proprie, e saranno diverse le modalità per farlo: attraverso il Cup, i siti internet e i call center – spiega Toti- Ci saranno situazioni in cui le Asl in collaborazione con i Comuni, organizzeranno dei vaccine day specifici, ad esempio per alcune località o piccoli Comuni dell’entroterra per limitare gli spostamenti per le persone più anziane. Gli appartenenti a ordini professionale particolarmente a rischio potranno prenotarsi proprio attraverso gli ordini per rientrare nella fascia prioritaria di vaccinazione, se over 55 con vaccino Pfizer o Moderna, se under 55 con AstraZeneca”.

Stiamo ragionando – aggiunge il presidente – sulla possibilità che tra i primi a essere vaccinati ci siano i lavoratori frontalieri della Liguria, abbiamo già dato indicazioni perché la Asl 1 abbia una dotazione adeguata, visto che la Costa azzurra ha una alta concentrazione del virus con presenza di varianti aggressive. Quello della Als1 imperiese è infatti il territorio con maggior percentuale di positivi in rapporto alla popolazione, anche a causa della vicinanza con la Francia, dove la circolazione è molto più alta rispetto alla Liguria”.

“Il Report dell’istituto superiore di sanità – conclude – conferma la Liguria in zona gialla, anche se si registra un piccolo aumento della circolazione del virus, ma con una incidenza che resta attorno a quota 1,8 per 10mila abitanti. Siamo alla vigilia di una settimana particolarmente importante, visto che i prossimi giorni saranno decisivi per la classificazione, che avviene ogni due settimane”.

Oggi pomeriggio si parlava di una riapertura dei ristoranti nella fascia serale. Tutto questo è stato poi smentito. Noi riteniamo comunque che le linee guide siano sicure e certamente il virus non distingue le ore dell’orologio anche se comprendiamo il motivo di limitare la circolazione delle persone”.

Rt

“Il report n.38 della cabina di regia certifica la buona qualità dei nostri indicatori di qualità, superiori alla soglia richiesta, e la buona capacità del tracciamento e dell’accertamento diagnostico. Si registra un lieve aumento della circolazione del virus, con un Rt più elevato della settimana scorsa a quota 0,95. L’incidenza è sostanzialmente stabile nell’ultimo mese con tendenza all’aumento nell’ultima settimana, il rischio complessivo è moderato.
La situazione è molto fluida, si registrano ondulazioni piccole ma significative per gli indicatori, che possono avere effetti sulla classificazione”.

Vaccini

“Sul fronte vaccini, questa settimana la Liguria ha ricevuto circa 18mila dosi (1700 dosi Moderna, 16.380 da Pfizer); nelle prossime tre consegne (8, 15 e 22 febbraio) la Liguria riceverà oltre 109mila dosi di vaccino, grazie al cambio dei criteri di assegnazione dei vaccini, che prima si distribuivano in base a residenti, ora sono calcolati in base alla popolazione target (over 80). Ema ha in corso di valutazione un nuovo vaccino, possibile che a breve le armi aumentino. La settima prossima arriveranno le prime dosi del vaccino di AstraZeneca (6300 dosi)”.

Ospedali

“Si chiude una settimana simile alle precedenti, le pressioni su ospedali e pronti soccorso sono abbastanza stabili. I ricoverati calano lentamente, e anche i ricoverati in terapia intensiva sono in linea con i dati attesi. Esiste una maggiore circolazione virale in Asl1, ma si tratta di una pressione che la Asl è in grado di assorbire. Ospedali cominciano ad avere un numero crescente di pazienti non Covid, un fatto già visto a maggio, quando si stava contraendo la prima ondata”.

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