23 Aprile 2024 08:27

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23 Aprile 2024 08:27

Ospedale Santa Corona: chiusura punto nascite, una “catena umana” per dire no/Le immagini

In breve: Sit in, ieri, 13 febbraio, davanti all'Ospedale Santa Corona, per protestate contro la chiusura del reparto di Ostetricia-Ginecologia.

Sit in, ieri, 13 febbraio, davanti all’Ospedale Santa Corona, per protestate contro la chiusura del reparto di Ostetricia-Ginecologia. Il gruppo “Andorattiva” ha inviato una nota stampa per spiegare i perché della mobilitazione.

Santa Corona: chiusura reparto Ostetricia-Ginecologia,

“Una fredda mattina di febbraio, anno 2021, verrà ricordata per la mobilitazione di una parte della società civile, associazioni, sindaci, sindacati, Pubbliche Assistenze, tutti schierati a guisa di “catena umana”, per difendere un diritto: quello alla salute.

Motivo della protesta, la chiusura del reparto di ostetriciaginecologia dell’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure, attuata dalla dirigenza della ASL 2 Savonese. Una chiusura voluta ed attuata con motivazione iniziale di carenza posti letto covid, poi perpretata per carenza di ginecologi.

Chi protesta, non vuole che ‘la politica’ metta a segno l’ennesimo colpo mortale al diritto alla salute. Chiudere quel reparto, potrebbe significare , non solo la vita di mamme e nascituri, che dovranno sobbarcarsi tragitti più lunghi ed insidiosi per recarsi negli ospedali rimasti ma anche disagi e costi onerosi anche solo per la banale diagnostica necessaria ad una  gravidanza.

Lodevole quindi, l’adesione data alla manifestazione, da parte della maggioranza dei sindaci delle comunità del territorio e la presenzaquasiunanime delle P.A di cui aggiungiamo qui l’elenco dettagliato per trasparenza.

Hanno partecipato con la fascia tricolore i rappresentanti dei seguenti comuni: Rialto, Stellanello, Onzo, Cisano sul neva, Boissano, Pietra Ligure, Spotorno, Ceriale, Giustenice, Loano, Garlenda, Vezzi Portio, Bardineto, Finale Ligure, Villanova d’Albenga, Calice Ligure, Casanova Lerrone, Albenga, Alassio, Vendone, Osiglia, Borgio Verezzi, Orco Feglino, Erli, Laigueglia, Tovo San Giacomo, Borghetto Santo Spirito, Toirano e Balestrino.

Erano presenti in uniforme le seguenti pubbliche assistenze: Croce Bianca di Borghetto, Croce Rossa di Magliolo, Pietra Soccorso, Croce Bianca di Finale Ligure, Croce Bianca di Calice, Croce Rossa di Loano, Croce Bianca di Albenga, Croce Verde di Bardineto, Croce Bianca di Borgio Verezzi, Croce Bianca di Imperia, Croce Bianca di Laigueglia e Croce Bianca di Noli.

Presenti anche i vari Sindacati dei lavoratori e le associazioni: Acli Savona, Casa dei Circoli Ceriale, Cgil Savona, Cittadinanzattiva Liguria, CittadiniAttivi Loanesi, Comitato Roberto Siro, Gruppo FB “Giù le mani dal punto nascite del Santa Corona”, Cisl FP Liguria, Medicina Democratica Onlus, Attac Savona, Attac Imperia, Comitato Savonese Acqua Bene Comune, Uil FPL Ponente Ligure Imperia – Savona, Ostetriche: Donne per Donne.

Andora era presente in duplice veste: come Cittadinanzattiva Liguria (coordinatrice per il ponente savonese) sia come gruppo locale AndoraAttiva.

Come si può notare non ci sono solo le istituzioni limitrofe all’ospedale e idem per le Croci, ma sono arrivate da quasi ogni parte perché l’ospedale del Santa Corona copre un bacino che va da Ventimiglia a Genova.

Dico quasi, perché la nostra cittadina, Andora ieri non era perventua alla difesa degli interessi sanitari dei cittadini. L’amministrazione comunale andorese infatti, dopo aver unanimemente appoggiato la mozione proposta dalla minoranza (Insieme per Andora), il 30 dicembre 2020, contro la chiusura del reparto nascite, non ha dato seguito con i fatti, al nobile intento.

La fascia tricolore andorese , infatti, non si è vista alla manifestazione. Un silenzio ‘assordante’ regna infatti in Val Merula, silenzio a cui si è accodata pure la Croce Bianca locale, che non ha aderito, e ripensando al nostro caro Don Costa che è il suo fondatore sale in noi una tristezza immensa conoscendo bene i suoi valori per la comunità.

Ci teniamo pero a ringraziare invece alcuni cittadini andoresi che erano presenti, attivi e responsabili che ringraziamo di cuore.

Il segnale importante ieri alla manifestazione è stato che una tematica così importante non ha colori politici, perché il diritto alla salute non ne deve avere. Ieri eravamo tante comunità insieme unite e sinceramente notare che la nostra cittadina non ha partecipato è stato un vero colpo al cuore.

 Vorremmo ricordare che la nostra amministrazione si è insediata come lista civica, e come tale dovrebbe operare, ma così non sembra visto le cariche ottenute dalla Regione di coordinazione provinciale del partito Cambiamo con Toti e il sostegno dato dal nostro comune alle ultime Regionali offrono continue sfilate di personaggi noti a quel partito per ogni evento svolto nella nostra cittadina.

La sanità meriterebbe ben altra considerazione da parte delle istituzioni, ma, probabilmente, si preferisce non ‘infastidire’ chi è al timone della nave arancione a Genova”.

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