19 Aprile 2024 19:05

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19 Aprile 2024 19:05

“E’ passato un anno da quando il Covid ha fermato le nostre vite”: Casa Riposo Imperia, lettera aperta dei familiari

In breve: Sono queste le parole di un gruppo di familiari a un anno esatto dai primi casi di Coronavirus, all'interno della Casa di Riposo di via Agnesi

“Il 6 marzo 2021 è un anno da quando l’emergenza Covid ha fermato la normale vita quotidiana dei nostri cari e nostra, nella Casa di Riposo e Pensionato Imperia. In quei giorni, con alcuni familiari, abbiamo cominciato così a tenerci uniti telefonicamente, per farci coraggio e per scambiarci quelle piccole notizie che potevamo avere. Tutto era importante”.

Sono queste le parole di un gruppo di familiari a un anno esatto dai primi casi di Coronavirus, all’interno della Casa di Riposo di via Agnesi. 

Casa di Riposo via Agnesi: il ricordo di un gruppo di familiari a un anno dall’inizio della pandemia

“Abbiamo iniziato a scrivere i nomi delle persone che in quei mesi si ammalavano e alcune mancavano. Tante purtroppo. Troppe. Ad ognuno di loro abbiamo rivolto un pensiero, una preghiera, una lacrima.

Si è formato così un lungo e doloroso elenco dei nostri cari o semplici conoscenti che “questa famiglia” ha perso per sempre e noi in questo giorno vogliamo ricordarli tutti. Vogliamo mandare anche un segnale di affetto a tutti coloro, che sono ancora lì, che ci aspettano. “Non vi abbiamo dimenticato. Non abbiamo dimenticato nessuno”.

Tutti noi vorremmo presto poter riprendere il nostro vivere quotidiano, ma il percorso è ancora lungo e intanto i nostri cari si stanno consumando come candele. Li sentiamo e li vediamo con un citofono, dai vetri, ma per loro e per noi che eravamo lì tutti i giorni a portare una parola di conforto, a stimolarli, è un’altra cosa. Certo, ancor grazie!

Ed infatti abbiamo ringraziato più volte chi, in questo doloroso periodo, si è preso cura di loro. Noi, il 6 marzo 2020, lo ricorderemo per sempre. Rimarrà nella storia questo periodo così buio insieme a tutti gli anziani e non che sono mancati soli, senza la nostra vicinanza e senza capire che cosa succedeva intorno a loro. Speriamo che il ricordo ci insegni”.

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