25 Aprile 2024 21:42

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25 Aprile 2024 21:42

LA SVOLTA. LA DIFESA PARASCHIVA: “ZERO PIU’ ZERO FA ZERO. NON SI POSSONO UNIRE ATTI BANALI E TRASFORMARLI IN REATI”

In breve: L'avvocato Ricco della difesa di Federico Paraschiva richiede l'assoluzione totale per il suo imputato nonostante l'accusa avesse chisto 6 anni.

PROCESSO LA SVOLTA  (211)

Imperia. E’ ripreso questa mattina il processo anti ‘ndrangheta “La Svolta” e ha preso la parola l’avvocato Giovanni Ricco per la difesa di Federico (Chicco) Paraschiva, per il quale il pm aveva chiesto 8 anni, con un adeguamento del 62bis di due anni arrivando così a una richiesta di pena complessiva di 6 anni per l’articolo 416 bis (associazione di tipo mafioso) con l’armata. Paraschiva è stato considerato dall’accusa uomo di fiducia e messaggero dei Marcianò.

L’avvocato della difesa ha così iniziato subito il suo discorso dichiarando: “In questo processo sono stati richiesti 9 o 10 anni  per persone cui non e stata richiesta la misura cautelare, misura richiesta invece per Federico Paraschiva con i suoi 6 anni. Si dice che fosse un frequentatore assiduo dei vicini di casa, i Marcianò e questa frequentazione cosa dovrebbe dire? Scopro che sono un criminale per questo motivo?

Continua poi l’arringa della difesa facendo ascoltare tutta una serie di intercettazioni che riguardando alcuni capi di imputazione e, uno ad uno, l’avvocato Ricco li discute per smontarli: “Parliamo dell’episodio della richiesta di prestito della carta di credito da parte di Vincenzo Marcianò, hanno arricchito questa storia di particolari. Stessa cosa in merito alle ambasciate: sono in tutto due, una fatta e l’altra progettata, ne conosciamo il contenuto alle lettera perche sono state intercettate. Si parla poi di commenti alle notizie di un giornale locale. Se questi sono gli elementi di accusa fare una difesa intuitiva sarebbe fare un torto; l’accusa non ha strutturalmente niente.  Il capo di imputazione è un telegramma e, ogni due per tre si trovano le parole ‘tra l’altro’.  Anche se fosse vero tutto ciò che dice l’accusa, sul serio se uno parla di ‘ndrangheta automaticamente si concretizza la partecipazione all’associazione di stampo mafioso?”

L’imputazioni penalistiche appartengono alla banalità quotidiana, sono state fatte a consuntivo, un vincolo c’era ed era l’amicizia. Zero piu’ zero fa zero, non si possono mettere insieme dei comportamenti normali e trasformarli in un reato gravissimo“.

L’avvocato Ricco conclude così con la richiesta dell’assoluzione totale per Federico Paraschiva.

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