25 Aprile 2024 08:07

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25 Aprile 2024 08:07

Rivieracqua: critiche su bilanci e consulenze, Mangiante replica al sindaco Scajola. “Nel 2013 fatte convenzioni scellerate”

In breve: Dopo le dichiarazioni del sindaco di Imperia Claudio Scajola, in Consiglio comunale, in merito a bilanci e consulenze di Rivieracqua, le puntualizzazioni del presidente di della società pubblica, Gian Alberto Mangiante

Dopo le dichiarazioni del sindaco Claudio Scajola, ieri sera in Consiglio comunale, a proposito della situazione di bilancio di Rivieracqua e delle consulenze pagate dalla società pubblica, oggi è intervenuto il presidente di Rivieracqua Gian Alberto Mangiante. Che ha voluto, come si suol dire, mettere i puntini sulle “i”.  Mangiante ha quindi fatto il quadro della situazione, anche in riferimento ai prossimi passaggi verso la tariffa unica per l’Ambito idrico imperiese.

Mangiante replica a Claudio Scajola su bilanci e consulenze di Rivieracqua. “Solo 1,5 milioni in tre anni e non i 6 vagheggiati dal sindaco di Imperia”

Spiega il presidente Mangiante: “Ringrazio il sindaco di Imperia Claudio Scajola, per la collaborazione nella prosecuzione dell’iter di aggregazione con Amat, anche se vi sono ancora alcuni aspetti da perfezionare, a cominciare dalla sede. E’ necessario però fare delle puntualizzazioni circa le affermazioni del sindaco in merito ai bilanci e alle consulenze di Rivieracqua. Nel triennio di gestione da parte di questo Consiglio di amministrazione, le consulenze non superano gli 1,5 milioni di euro e non i 6 milioni come vagheggiato da Scajola. Di queste, inoltre, 500 mila euro sono connaturate alla società. Si tratta infatti di consulenze legate alla gestione contabile e alla stesura del concordato preventivo, che, fra l’altro, è stato trascinato in avanti dal luglio del 2018, quando venne presentato, al dicembre del 2020, quando è stato finalmente autorizzato. Un allungamento di tempi che abbiamo subito e non voluto e che ha influito negativamente su costi e bilanci. Quanto ai bilanci – prosegue Gian Alberto Mangianteè noto che non hanno mai generato utili e che potranno assestarsi solo con il compimento della tariffazione unica“.

“Società nata con convenzioni sciagurate. Nessuno verificò le condizioni degli impianti acquisiti. Le colpe dei padri non devono ricadere sui figli”

Il presidente di Rivieracqua Mangiante guarda anche al passato e in particolare al “peccato originale” legato alla creazione della società pubblica. E spiega: “I bilanci non sono in attivo e Rivieracqua genera un disavanzo fino a quanto non andrà a regime la gestione e la tariffa unica. Ma a questo ci si doveva pensare nel 2012 – 2013, quando Rivieracqua fu costituita e vennero stipulate delle convenzioni sciagurate con i Comuni per l’acquisizione degli impianti, senza che nessuno verificasse le reali condizioni di quegli impianti. A questo si legano anche i decreti ingiuntivi per il pagamento di fatture, che abbiamo in corso proprio nei confronti di alcuni Comuni. Una situazione ereditata dal passato. Oggi Rivieracqua non sperpera un centesimo e neppure genera disavanzo per cattiva gestione. Le colpe dei padri ora non possono ricadere sui figli“.

Il concordato va avanti, mentre per ora non si è ancora trovata la quadra per arrivare alla firma della convenzione per la gestione del depuratore di Imperia

Conclude Gian Alberto Mangiante: “La procedura di concordato prosegue in parallelo a quelle di Amat e Aiga, che ora hanno chiesto una proroga per l’adunanza dei creditori. Le entrate di queste società, del resto, sono legate a ciò che noi riconosceremo come valore di acquisizione delle stesse. Comunque, stiamo lavorando allo sviluppo del Piano concordatario e ritengo che i nostri creditori potrebbero presto avere una gradita sorpresa, con un incremento della percentuale annunciata, relativa al risanamento dei debiti. Siamo vicini alla definizione, ma, per ora, non posso dire di più. Il depuratore di Imperia? Si, è vero, la gestione dell’impianto da parte di Rivieracqua non è ancora completamente definita, in quanto non abbiamo mai firmato la convenzione. E’ una gestione che ci è stata imposta con ordinanza sindacale e ora stiamo lavorando per trovare un accordo sulla convenzione. Per fortuna, a differenza di quanto avvenuto in passato, oggi non firmiamo convenzioni sciagurate, senza prima attuare le opportune verifiche. Stiamo gestendo l’impianto e la concertazione con il Comune non si è mai interrotta. Speriamo di chiudere la convenzione quanto prima”.   

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