25 Aprile 2024 16:28

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25 Aprile 2024 16:28

Imperia: “Situazione debitoria a suo carico”. Solleciti Tari errati, il caso di Pietro Municchi. “Ricevute dimostrano che ho pagato, così non va bene”

In breve: Il caso di Pietro Municchi non è isolato. A decine di imperiesi sono arrivati, in questi giorni, solleciti di pagamento errati.

Pietro Municchi, 83 anni, è proprietario di un piccolo appartamento a Imperia. Residente a Torino, trascorre però gran parte dell’anno a Imperia. Nei giorni scorsi è stato suo malgrado protagonista di uno spiacevole episodio. Ha ricevuto dal Comune di Imperia una sollecito di pagamento per cartelle Tari non pagate relative agli anni 2016 e 2017.

“La informiamo che dai nostri riscontri contabili risulta una situazione debitoria a suo carico per avvisi di pagamento Tari insoluti […] La invitiamo formalmente ad effettuare il pagamento entro e non oltre 30 giorni, utilizzando l’allegato modello F24″.

Dopo un breve chiarimento con la banca, ha trovato tutte le ricevute di pagamento, scoprendo di essere in realtà perfettamente in regola con i pagamenti.

Lo abbiamo contattato, anche perché Pietro Municchi è solo uno dei molti cittadini che, in questi giorni, sta ricevendo a casa avvisi di pagamento per cartelle Tari in realtà già saldate. 

Imperia: avviso di pagamento Tari errato, la storia di Pietro Municchi

“Ho ricevuto due o tre giorni fa una raccomandata dal Comune di Imperia con un sollecito al pagamento della Tari per gli anni 2016 e 2017 – racconta a ImperiaPost- Sono rimasto piuttosto sorpreso, perché sono una persona precisa e non ricordo di aver mai mancato un pagamento delle tasse. Ho così telefonato alla mia banca e sono riuscito a risalite alle ricevute di pagamento. Ho controllato, codice Comune e motivazione sono esatte, idem la cifra. Sono a posto e ho pagato regolarmente”.

“Mi domando – prosegue come sia possibile che un Comune non sappia chi ha pagato la Tari e chi no. Non hanno un elenco? Per di più, ho appreso che molte persone si sono trovate nella mia stessa condizione, ricevendo avvisi di pagamento errati, per cartelle in realtà già saldate.

Io voglio bene a Imperia, ma sono rimasto amareggiato. Come si possono inviare avvisi di pagamento senza controllare? Non è un gran problema, ho un piccolo appartamento, si parla di poco più di 400 euro. Però penso a persone più anziane, magari sole, che non hanno dimestichezza con i computer, o semplicemente a persone che magari non trovano più le ricevute di pagamento. Rischiano di pagare due volte. Sono cose che andrebbero evitate”.

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