25 Aprile 2024 10:09

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25 Aprile 2024 10:09

“Stai fermo o ti sgozziamo”. 44enne aggredito e rapinato sulla pista ciclabile, tre giovani a processo in Tribunale a Imperia

In breve: I fatti risalgono al febbraio del 2020.

“Stai fermo o ti sgozziamo”. Così tre giovani avrebbero minacciato con un coltello un 44enne sanremese mentre camminava sulla pista ciclabile, all‘altezza di Arma di Taggia.

Questa mattina, in Tribunale a Imperia, i tre presunti rapinatori, A.W. di 19 anni (difeso dall’avvocato Mario Ventimiglia del foro di Imperia), M.K. di 22 anni (difeso dall’avvocato Davide La Monica del foro di Imperia), e Y.O. di 21 anni (difeso dall’avvocato Luca Ritzu del foro di Imperia), tutti di origine marocchina, sono stati rinviati a giudizio con rito ordinario.

La difesa aveva presentato richiesta di procedere con il giudizio abbreviato condizionato all’acquisizione delle immagini delle telecamere sulla pista ciclabile e dei tabulati telefonici con le celle dei telefoni degli imputati (con l’obiettivo di provare che gli stessi non erano sul luogo del fatto criminoso). Richiesta però rigettata dal giudice per le indagini preliminari Anna Bonsignorio (seguendo il parere del PM Antonella Politi) che ha rinviato l’udienza al prossimo 4 maggio 2021, dinnanzi al Tribunale Collegiale.

Il 44enne sanremese è difeso dall’avvocato Vincenzo Icardi del foro di Imperia.

“Stai fermo o ti sgozziamo”. 44enne aggredito e minacciato sulla pista ciclabile, tre giovani a processo

I fatti risalgono al febbraio del 2020, quando, di notte, i tre imputati avrebbero fermato il 44enne mentre camminava sulla pista ciclabile, all’altezza di Arma di Taggia, minacciandolo con un coltello con una lama di circa 10 cm.

I tre avrebbero intimato la vittima di stare fermo e non urlare e di consegnare loro tutto ciò che aveva. Il 44enne sarebbe poi stato colpito con calci alle gambe e stretto al collo con un braccio. Uno dei tre avrebbe puntato il coltello alla gola, mentre gli altri due gli sottraevano il marsupio (rubando contanti, uno smartphone e un bancomat).

Dopodichè, prima di allontanarsi, i tre lo avrebbero trascinato in una spiaggia poco distante, frugandogli le tasche e costringendolo a rivelargli i codici dello smartphone e del bancomat, minacciandolo di stare calmo e di non denunciarli o lo avrebbero “sgozzato”.

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