24 Aprile 2024 16:50

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24 Aprile 2024 16:50

Covid, Imperia: “Ristoranti aperti e coprifuoco alle 22? Non ha senso”. L’amarezza di una ristoratrice. “Finalmente spiraglio di apertura, ma ancora lontani dalla soluzione”

In breve: Lo scorso gennaio, Simonetta Ascheri aveva raccontato a ImperiaPost la drammaticità del periodo che sta vivendo a causa della crisi legata alla pandemia.

“Le modalità di apertura delineate finora non possono essere la soluzione, siamo molto rammaricati”. Lo afferma con amarezza Simonetta Ascheri, titolare della pizzeria “Peperetta Dispetusa” di via XXV Aprile, a Imperia, commentando le nuove misure anti Covid annunciate dal Presidente del Consiglio Mario Draghi, che prevedono la riapertura a cena dei ristoranti dal 26 aprile (in zona gialla), mantenendo però il coprifuoco alle ore 22. Inoltre, al momento, saranno privilegiati i locali con i dehor.

Lo scorso gennaio, Simonetta Ascheri aveva raccontato a ImperiaPost la drammaticità del periodo che sta vivendo a causa della crisi legata alla pandemia. Ad alcuni mesi di distanza, iniziano a vedersi i primi spiragli di apertura, ma la situazione rimane molto critica per il mondo della ristorazione, così come per molti altri settori economici e culturali.

Covid, Imperia: “Ristoranti aperti e coprifuoco alle 22? Non ha senso”

“Dopo mesi chiusi – racconta Simonetta Ascheri – ora è una cosa positiva vedere i primi spiragli di apertura. Il problema, però, è che le modalità in cui riaprono sembrano voler dare un ‘contentino’ alle persone,  specialmente a seguito delle vibranti proteste che ci sono state in tutta Italia. Siamo molto rammaricati.

In primo luogo, riaprono i ristoranti a cena, ma mantengono il coprifuoco alle 22. Che senso ha? Per cenare e arrivare a casa in tempo, i clienti dovrebbero andare via alle 21.30/45. Per una pizzeria potrebbe ancora essere realizzabile, ma un ristorante?

Inoltre, si dà la precedenza ai locali che hanno un dehor (mettendo i tavoli a distanza di due metri), noi per fortuna lo abbiamo, ma chi non ce l’ha quanto dovrà ancora aspettare? La situazione è drammatica. Ci sono locali aerati che potrebbero benissimo lavorare e invece ancora una volta si vedono chiudere la possibilità. Se poi piove, come si fa? Si butta il cibo comprato per la serata?

Perchè non pensano a contingentare le entrate nei supermercati, raddoppiare pullman e corse in metropolitana? 

Mi auguro davvero che questa impostazione rimanga solo provvisoriamente e non per tutta l’estate, perchè altrimenti non potremo andare avanti molto”.

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