24 Aprile 2024 16:30

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24 Aprile 2024 16:30

Guardia di Finanza: prestavano soldi con tassi usurai a coppia in crisi economica. Nei guai padre e figlia, sequestri per oltre 200 mila euro

In breve: Le indagini originano da una denuncia presentata presso la Compagnia di Sanremo dai due coniugi i quali rappresentavano di aver dovuto richiedere prestiti a condizioni usurarie a seguito dell'acquisto di un immobile

I Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Imperia, coordinati dalia Procura della Repubblica di Imperia (Sost. Proc. Salvatore Salemi), hanno dato esecuzione ad una ordinanza di applicazione delle misure cautelari degli arresti domiciliari e dell’obbligo di dimora, emessa dal G.I.P del Tribunale di Imperia, nei confronti di due soggetti indagati per il reato di usura perpetrato nei confronti di una coppia di coniugi di Sanremo, in difficoltà economiche.

Prestiti a tassi usurai ai danni di una coppia in difficoltà economica: interviene la Guardia di Finanza

Le indagini originano da una denuncia presentata presso la Compagnia di Sanremo dai due coniugi i quali rappresentavano di aver dovuto richiedere prestiti a condizioni usurarie a seguito dell’acquisto di un immobile in costa azzurra, adibito ad albergo, con l’iniziale intento di subentrare nell’attività imprenditoriale in questione.

Il tentativo di subentro tuttavia falliva e le vittime decidevano di dare vita ad un progetto di ristrutturazione dell’immobile per la creazione di appartamenti, che avrebbe dovuto essere attuato alla naturale scadenza del contratto di locazione in essere con la società alberghiera. Per finanziare tale impresa, i coniugi si rivolgevano ad un istituto di credito che finanziava circa la metà dell’importo necessario. Per la restante parte, veniva richiesto l’apporto di risorse proprie per circa 400.000 euro.

Non disponendo di questa ulteriore somma, e dovendo far fronte anche a sopraggiunte spese giudiziarie nate dal contenzioso con la società locataria dell’immobile acquistato, la coppia finiva cosi nelle mani dei due usurai, padre e figlia, che si proponevano come finanziatori privati.

Come ricostruito dalle indagini, in soli tre anni gli usurai arrivavano a prestare la somma complessiva di 595.000 euro a tassi fino al 29% su base annua e, sfruttando lo stato di bisogno in cui nel frattempo erano sprofondate le vittime, generato dalla necessità di far fronte al mutuo bancario ed alle spese giudiziarie, le convincevano anche a firmare una serie di negozi giuridici che servivano, da un lato, a giustificare formalmente i trasferimenti di denaro mascherando gli interessi usurari e, dall’altro, a garantirsi dai mancati pagamenti, mediante l’iscrizione di ipoteche su beni immobili delle vittime, nel tempo strumentalizzate con numerose azioni giudiziarie eseguite presso le Autorità Giudiziarie civili sia italiane che francesi.

All’esito delle investigazioni svolte dalla Compagnia di Sanremo, su richiesta della locale Procura della Repubblica, il G.I.P. di Imperia, ritenendo sussistenti le condizioni previste, disponeva quindi per i due indagati, rispettivamente, la misura cautelare degli arresti domiciliari e dell’obbligo di dimora, eseguite il 13 aprile u.s. Contestualmente, le Fiamme Gialle operavano il sequestro per equivalente sui conti correnti degli indagati per complessivi € 207.000, quale profitto del reato, consistente negli interessi usurari pagati dalle vittime e negli ulteriori vantaggi usurari conseguibili dall’esecuzione forzata degli immobili oggetto di contenzioso civilistico.

L’operazione testimonia l’impegno costante della Guardia di Finanza a tutela degli imprenditori e delle persone in difficoltà economiche che, soprattutto in questo difficile momento causato dall’emergenza epidemiologica in corso, corrono il rischio di essere vittime di usura.

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