20 Aprile 2024 00:59

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20 Aprile 2024 00:59

Imperia: aumenti imposta pubblicità e Tari, rabbia Fratelli d’Italia. “Nessun errore di ABACO, commercianti beffati. Scelta politica volutamente taciuta”

In breve: Così, in una nota stampa, il circolo cittadino di Fratelli d'Italia

Il circolo cittadino di Fratelli d’Italia interviene, tramite una nota stampa, in merito alla riduzione del 55% dell’aumento dell’imposta sulle pubblicità e sugli aumenti della Tari.

Tari e Imposta pubblicità: interviene Fratelli d’Italia

“Appare ormai evidente che l’amministrazione di Imperia ha deciso di dire no al commercio: la nostra non è una visione di parte, ma ci limitiamo ad analizzare alcuni momenti del recente passato, e del presente, che non possono passare inosservati.

Iniziamo con la vicenda della Tari: Imperia e uno dei pochi comuni In Italia che, nonostante la pandemia abbia colpito pesantemente le attività produttive della nostra città e la vita dei cittadini in generale, ha aumentato l’imposta sui rifiuti.

Gli sgravi tanto pubblicizzati dall’ amministrazione non hanno nemmeno compensato l’aumento impostoci.

In sintesi, esercizi che hanno visto la propria attività lesa nel diritto di lavorare, non solo non hanno potuto incassare, non solo non lavorando non hanno prodotto rifiuti, ma sono anche stati beffati dall’aumento della tariffa in questione. Oltretutto a fronte di un servizio che lascia pure a desiderare.

Passiamo al successivo punto: L’aumento smisurato dell’imposta sulle insegne. Anche su questo argomento ci eravamo già espressi qualche giorno fa, temendo esattamente quello che poi è accaduto: l’aumento fino al 900% dell’imposta non era un errore di ABACO, ma evidentemente una chiara scelta politica volutamente taciuta.

Si è deliberato lo sconto del 55%? Quindi le cartelle sono aumentate “solo” del 400% circa… C’è da cantar vittoria! E nessun imperiese dimenticherà mai la risposta del nostro Primo Cittadino: “se volete pagare meno levate le insegne!” … praticamente una risposta alla Marchese del Grillo: “io so io…”.

Questa mattina, addirittura, davanti ad un esercizio commerciale alimentare sono stati piazzati due vigili urbani ad evitare che le macchine si fermassero un minuto con le quattro frecce per poter fare acquisti take away!! Non ci sembra aver mai visto 2 vigli urbani piazzati di fronte a nessuna altra attività, al contrario spesso si assiste a “macchine blu” del Comune parcheggiate in mezzo alla strada… sempre per la famosa citazione del Marchese del Grillo…

Evidentemente per la nostra amministrazione ci sono attività di serie A e attività di serie B: quelle di serie A possono fare quello che vogliono, quelle di serie B è importante che non lavorino, che vengano addirittura intimidite, ma che paghino i tributi.

Adesso poi ci si mette pure parte dell’opposizione: cari consiglieri Abbo e Verda, invece di scagliarvi contro quei commercianti che usano stoviglie non compostabili, invitando le Forze dell’Ordine a maggior controlli (quindi, tradotto, a sanzioni a carico dei trasgressori) perché non proponete in Consiglio Comunale un contributo per le attività affinchè possano acquistare il packaging bio che costa circa 10 volte rispetto a quello non bio?

Siamo anche noi, come voi, convintamente a favore dell’ambiente e della green economy, ma non riteniamo giusto scaricare le responsabilità sugli esercenti: almeno voi, prima di attaccare le categorie commerciali, sentitele. Parlateci. Fatevi spiegare quali sono le criticità, anche solo nell’usare packaging bio (che tra l’altro, in questo momento, scarseggia ed è ancora ulteriormente aumentato)”.

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