27 Aprile 2024 00:17

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27 Aprile 2024 00:17

Tragedia funivia Stresa-Mottarone: salgono a 14 i morti, non ce l’ha fatta uno dei bambini feriti. Ecco i nomi delle vittime

In breve: La procura di Verbania ha aperto un'inchiesta sul fatto e il Ministero delle Infrastrutture ha istituito una commissione ispettiva.

E’ salito, purtroppo, a 14 il bilancio dei morti nella tragedia della funivia Stresa-Mottarone, sul Lago Maggiore. Non ce l’ha fatta uno dei due bimbi rimasti gravemente feriti.

Tragedia funivia Stresa-Mottarone

morti accertati, al momento, sono 14. Un bambino di 5 anni risulta ferito in modo grave ed è ricoverato all’ospedale Regina Margherita di Torino. 

Secondo quanto ricostruito, a bordo della cabina erano presenti almeno 15 persone. La funivia, che raggiunge quota 1491 metri, era rimastachiusa per mesi, a causa delle restrizioni imposte dalle normative anti-covid, e aveva riaperto lo scorso 24 aprile. Compie un tragitto di circa 20 minuti, dal lago Maggiore al Mottarone. Tra il 2014 e il 2016 l’impianto era stato chiuso e la ditta Leitner di Vipiteno lo aveva rinnovato, con una spesa complessiva di quattro milioni, effettuando il collaudo.

L’incidente di ieri sarebbe avvenuto a pochi metri dall’arrivo, all’altezza dell’ultimo pilone. Secondo quanto ricostruito finora, sarebbe ceduto il cavo di traino.

La procura di Verbania ha aperto un’inchiesta sul fatto e il Ministero delle Infrastrutture ha istituito una commissione ispettiva.

I nomi delle vittime

Sono cinque le famiglie coinvolte dalla tragedia, tre residenti in Lombardia, una in Emilia-Romagna e una in Calabria.

  • Biran Amit, nato in Israele il 2 febbraio 1991 e residente a Pavia
  • Peleg Tal, nato in Israele il 13 agosto 1994 e residente a Pavia
  • Biran Tom, nato a Pavia il 16 marzo 2019 e residente a Pavia
  • Cohen Konisky Barbara, nata in Israele l’11 febbraio del 1950
  • Cohen Itshak, nato in Israele il 17 novembre 1939
  • Shahaisavandi Mohammadreza, nato in Iran il 25 agosto 1998, residente a Diamante (Cosenza)
  • Cosentino Serena, nata a Belvedere Marittimo (Cosenza) il 4 maggio del 1994 e residente a Diamante (Cosenza)
  • Malnati Silvia, nata a Varese il 7 luglio del 1994, residente a Varese
  • Merlo Alessandro, nato a Varese il 13 aprile del 1992, residente a Varese
  • Zorloni Vittorio, nato a Seregno, Milano, l’8 settembre del 1966, residente a Vedano Olona (Varese)
  • Elisabetta Personini, nata nel 1983. Morto anche il figlio di 6 anni, dopo essere stato trasportato a Torino
  • Gasparro Angelo Vito, nato a Bari il 24 aprile 1976, residente a Castel San Giovanni (Piacenza)
  • Pistolato Roberta, nata a Bari il 23 maggio del 1981, residente a Castel San Giovanni (Piacenza)

Ecco chi erano le vittime.

Roberta Pistolato e Angelo Vito Gasparro, marito e moglie residenti nel piacentino, originari di Bari, si trovano in gita sul Lago Maggiore per festeggiare il compleanno (40 anni) di lei. La famiglia in Puglia non ha più avuto loro notizie dalle 11, dopo che la donna aveva inviato alla sorella l’ultimo SMS: “Stiamo salendo in funivia”. Roberta Pistolato era laureata in medicina e lavorava come guardia medica all’Asl di Piacenza.

Silvia Malnati (27 anni) e Alessandro Merlo (29 anni), erano una coppia di Varese. Silvia Malnati lavorava nel negozio di cosmetica “Kiko” a Milano. Erano partiti per una gita fuori porta tra il Lago Maggiore e il Lago d’Orta.

Serena Cosentino (27 anni) di Diamante era in gita sul Mottarone con il fidanzato Mohammadreza Shahaisavandi (23 anni), iraniano residente a Diamante. Serena Cosentino da pochi mesi si era trasferita a Verbania dove aveva vinto un concorso come borsista di ricerca al CNR Isituto di Ricerca sulle Acque.

Distrutta una famiglia di origini israeliane, residente a Pavia: il padre Amit Biran (30 anni), la madre Tal Peleg (26 anni) e il figlio Tom (2 anni). Ricoverato all’Ospedale infantile di Torino l’altro figlio della coppia israeliana, di 5 anni.

Un’altra famiglia distrutta è di Vedano Olona, provincia di Varese. Vittorio Zorloni (55 anni) e la compagna Elisabetta Personini (38 anni) e il figlio Mattia (6 anni), morto dopo essere stato trasportato d’urgenza all’Ospedale Regina Margherita di Torino.

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