19 Aprile 2024 06:45

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19 Aprile 2024 06:45

Imperia, ora arriva il “funerale ecologico”. L’iniziativa delle Pompe Funebri Ricca Eugenia: “Lasciamo alle future generazioni un mondo migliore”

Un “funerale ecologico”, vale a dire con l’impiego di materiali, tanto per le sepolture, che per le cremazioni, che rispettino la natura. L’iniziativa è delle Pompe Funebri Ricca Eugenia di San Lorenzo al Mare, che da quest’anno hanno aperto un ufficio anche a Imperia, in un negozio storico di via Santa Lucia.

Materiali naturali e biodegradabili per un impatto zero sull’ambiente

Spiega il titolare Domenico Pastorello: “Ognuno di noi è tenuto nel quotidiano ad adottare comportamenti e a svolgere il proprio lavoro nel modo più ecologico possibile. Sono ormai noti a tutti gli effetti collaterali sull’ambiente di anni di incurie ed atteggiamenti sbagliati. Dopo un’attenta ricerca di fornitori, che ci potessero garantire articoli funebri a basso impatto ambientale, siamo finalmente riusciti a selezionare dei prodotti, ad un prezzo del tutto simile a quelli tradizionali, che ci consentono di offrire ai clienti un servizio eco-compatibile, riducendo l’emissione nell’ambiente di sostanze tossiche, quali metalli pesanti, diossine ed altri composti nocivi”.

“Un dovere anche per il nostro settore cercare di fare il possibile per lasciare alle future generazioni un mondo migliore”

Concludono Domenico Pastorello e la moglie, Laura Manuello : “Ora i nostri cofani destinati alla cremazione e all’inumazione sono rifiniti con speciali vernici bio, formulate con materiali rinnovabili, derivanti da innovativi processi di raffinazione di sostanze vegetali, orientati ai principi dell’economia circolare. Anche il loro interno (imbottitura ed accessori) è costituito completamente da elementi biodegradabili, tutti prodotti nati dall’utilizzo di una tecnologia all’avanguardia. È un dovere anche nel nostro settore, che spesso in passato ha trascurato tale aspetto, cercare di fare il possibile per lasciare alle future generazioni un mondo migliore“.

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